RAGUSA – Per cinque edizioni, tutte di successo, ha fatto scoprire le bontà che giornalmente i migliori produttori dell’agroalimentare di qualità portano sul mercato. Ma ha anche permesso di fruire di un quartiere, quello compreso tra Ragusa e Ibla, che si inerpica lungo una suggestiva scalinata fatta di circa 400 scalini, unendo la città nuova con la sua anima antica. È stato tutto questo “Scale del Gusto”, cornice ad un panorama mozzafiato che ha saputo portare in primo piano le eccellenze enogastronomiche locali, sullo sfondo del barocco patrimonio dell’Umanità, riscoperto nel suo maestoso splendore. Dall’esperienza di quell’evento annuale è nata adesso una vera e propria impresa, formata soprattutto da giovani, con l’obiettivo di rendere permanente “Scale del Gusto”, iniziativa che si pone al centro di una terra da scoprire e da assaporare, tra scorci d’impareggiabile bellezza, dove il gusto e l’arte si tengono per mano. Pregio della manifestazione era l’aver valorizzato il mondo rurale e le sue tradizioni attraverso un ricco programma che ha alternato le cene con vista, le masterclass, gli incontri formativi, i prodotti e i loro produttori, le degustazioni, i tour guidati, le mostre, i concerti, i laboratori e tanto altro, concentrandoli annualmente in un intero week-end. Un progetto in evoluzione, che da quel solo fine settimana si estende adesso a tutto l’anno, dando forma ad uno spazio fisico che diventa contenitore, pronto ad accogliere tutte quelle iniziative che hanno fatto apprezzare negli anni quel format animato dai giovani del territorio. “Scale del Gusto” si fa così “salotto, cucina, bottega”, un luogo di incontro, di scambio, di crescita, di formazione, dove vivere la cultura del bello e del cibo nelle sue più disparate declinazioni. “Si riparte proprio dal punto in cui hanno preso vita tutte le edizioni, da dove iniziavano i percorsi tra incontri e stand, ovvero Largo Santa Maria, la piazza con uno dei panorama più noti della Sicilia, il famoso panorama della fiction del commissario Montalbano», spiega la direttrice Martina Lombardo, nel team imprenditoriale assieme all’ideatore dell’evento, Giovanni Gurrieri e ai giornalisti Michele Barbagallo e Carmelo Saccone. “Scale del Gusto” diventa un luogo fisico, una cucina, accogliente, rassicurante, come quella di casa, ma al tempo stesso intrigante, avvolgente, con uno sguardo sì contemporaneo sui piatti, ma sempre vocato ad un religioso rispetto verso le materie prime e le tradizioni, grazie al giovane chef Maurizio Musumeci e alla sous chef Ludovica Raniolo, entrambi con esperienze in cucine stellate e con una brigata di cucina e personale di sala preparato. «I produttori locali, attraverso i propri prodotti – dice ancora Martina – continueranno quindi a raccontare la loro storia tra le pareti di “Scale del Gusto”. Ogni piatto dello chef Maurizio Musumeci dà voce ad un vero e proprio racconto, di una terra che ha davvero tanto da raccontare. Ma il locale ha anche un’altra anima, come fosse una “putia” di quartiere». Gli ingredienti trovano infatti spazio sulle dispense del piccolo emporio e, dopo essersi lasciati conquistare dai sapori, quelle materie prime possono anche essere acquistate. Ed infine la terza anima, quella del salotto, il piacere di ritrovarsi, chiacchierare dinanzi ad un aperitivo, godendosi una visuale che trasforma la piccola piazzetta in un balcone che si affaccia sul barocco con i suoi mascheroni sornioni, i campanili delle chiese e i palazzi dalle mille finestre. Un percorso, quello fatto da Scale del Gusto nella ricerca dei produttori del territorio, racchiuso sapientemente in video (https://www.youtube.com/
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