“Con la presente intendiamo richiamare la Sua attenzione sulla grave situazione derivante dalla mancata apertura dei tavoli negoziali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Aiop/Aris Sanità Privata e per la costituzione del nuovo CCNL Aiop/Aris RSA – è quanto dichiarato in una nota unitaria da Gaetano Agliozzo (GCIL), Daniele Passanisi (CISL) e Salvatore Sampino (UIL), indirizzata al presidente della Regione Renato Schifani.Il rifiuto di Aiop e Aris, durante l’ultimo incontro presso il Ministero della Salute, di avviare le trattative per il rinnovo del contratto della sanità privata e per il contratto unico delle RSA, senza prima ottenere risorse integrali da Governo e Regioni, è inaccettabile. La dignità di oltre 200 mila lavoratrici e lavoratori del settore non può essere sacrificata a logiche che ignorano il loro valore e il loro impegno quotidiano. Questo stallo è insostenibile. I contratti della Sanità Privata sono bloccati da 6 anni, mentre quelli delle Rsa sono fermi da 13 anni. Le segnaliamo che nella nostra regione nell’ambito della sanità privata i professionisti sono oltre 38.000 persone a cui aggiungere quanti impegnati nell’ambito socio sanitario lombardo. L’atteggiamento delle Associazioni Aiop ed Aris, in un contesto economico caratterizzato da un continuo e significativo aumento del costo della vita, sta causando un danno inaccettabile alle lavoratrici e ai lavoratori del settore. L’assenza di un adeguamento salariale ha determinato una forte erosione del potere d’acquisto, con retribuzioni ferme al palo e nettamente inferiori rispetto ad altri contratti collettivi nazionali del comparto socio-sanitario e socio-assistenziale. In merito a questo ultimo punto ricordiamo che tra il 2024 e il 2025 sono stati rinnovati contratti nel socio sanitario con aumenti retributivi che variano dal 10,4% al 12.6%, creandosi di fatto una situazione di dumping contrattuale che non possiamo accettare. Il mancato rinnovo del CCNL Sanità Privata ed il ritardo nella costituzione del nuovo CCNL ARIS AIOP RSA ha mantenuto i salari fermi rispettivamente per 6 anni e 13 anni, mettendo così a rischio la qualità dei servizi erogati alle fasce più fragili della popolazione e provocando un grave disagio alle famiglie degli operatori del settore, che hanno dedicato all’assistenza tutto il proprio impegno e la propria professionalità. Non possiamo più attendere! La decisione datoriale e unilaterale di non aprire i tavoli della trattativa non solo è una violazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma è anche una minaccia alla sostenibilità del sistema sanitario e socio-assistenziale. È necessario un intervento istituzionale immediato per rimuovere ogni inerzia e garantire condizioni di lavoro dignitose per chi opera in un settore così impegnativo ed essenziale per il benessere collettivo. Chiediamo inoltre alla Regione di vincolare l’accreditamento delle strutture private, pena la revoca di quest’ultimo, al costante rinnovo dei contratti collettivi stipulati dalle OO.SS. maggiormente rappresentative del settore, ossia FP Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, ricordando come i contratti siglati dai sindacati confederali rappresentino oltre il 95% dei lavoratori e delle lavoratrici in questo Paese. Per i motivi sopraesposti, Le chiediamo un incontro urgente per esporle nel dettaglio la vertenza in corso e individuare insieme soluzioni che consentano di riprendere rapidamente la contrattazione mettendo in atto le opportune misure normative a tutela di lavoratrici e lavoratori e dell’intera cittadinanza che beneficia della loro assistenza”.

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