“I recenti fatti di cronaca dipingono una sanità siciliana ancora una volta vittima di una certa demagogia. Quanto accaduto a Villa Sofia è certamente un fatto grave ma è pur vero che non si può sempre puntare il dito su quel personale, spesso insufficiente, che opera quotidianamente con mezzi e strumenti limitati – a dirlo in una nota sono il segretario generale Uil-fpl Sicilia Totò Sampino e il segretario regionale alla sanità Pippo Piastra.
La nostra organizzazione sindacale denuncia da tempo l’insufficienza delle piante organiche nell’erogazione di servizi per soddisfare una crescente utenza. Ciò in ragione di un disagio sociale sempre più diffuso che sta provocando l’intasamento dei nosocomi siciliani.
Gli ultimi dati Istat – dichiarano i due dirigenti sindacali – ci dicono che circa due milioni di persone rinunciano alle cure per l’impossibilità di sottoporsi a visite specialistiche. Ma ci chiediamo di chi sia la responsabilità. Certamente – vogliamo ribadirlo – non di quei professionisti che scendono in campo con abnegazione per fare il proprio dovere. Rinnoviamo dunque la nostra richiesta all’assessorato regionale alla sanità di istituire con urgenza, un tavolo permanente per la revisione di piante organiche ormai vetuste rispetto alle attuali esigenze”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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