Palermo 21 gennaio 2025 – “L’emergenza è iniziata alle due e mezza di notte quando è stato lanciato l’allarme dalla nave Tirrenia alla capitaneria di Porto, per un passeggero che accusava dolore toracico. Coadiuvati dalla centrale operativa, siamo saliti a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera. La nave si trovava a 40 miglia da Ustica, diretta a Palermo da Napoli”.
Il racconto è dell’infermiere del 118 Giuseppe Menzo che, domenica notte, a bordo del mezzo della Guardia Costiera, ha raggiunto con la dottoressa Liliana Figlia la nave per prestare soccorso al passeggero.
“E’ stato un salvataggio molto movimentato. Il mare era mosso, non è stata un’operazione semplice ma ci siamo affidati all’abilità degli agenti della guardia costiera – racconta l’infermiere Giuseppe Menzo, operatore 118 del bacino Palermo-Trapani e iscritto alla Fp Cgil Palermo – L’uomo è stato prelevato dalla nave e portato a bordo della motovedetta dove con la dottoressa abbiamo fatto l’elettrocardiogramma e gli abbiamo somministrato la terapia. Quindi siamo rientrati a Palermo e dopo essere sbarcati in capitaneria, abbiamo trasportato il paziente in ambulanza al Buccheri La Ferla”.
“Il 118 svolge servizio aereo e su mezzo gommato, nella nave non c‘è lo spazio d’appoggio per l’elicottero e quindi siamo andati noi via mare con la guardia costiera – spiega Menzo – Il paziente poteva deambulare. Il sospetto infarto per fortuna, facendo l’ecocardiogramma, è stato escluso. E’ stata un’esperienza bellissima. Nel 2016 ero già salito a bordo delle navette della guardia costiera a Lampedusa per un progetto di primo soccorso ai migranti che lanciavano sos nel Mediterraneo”.
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