A seguito dell’ultima eruzione dell’Etna, avvenuta il 14 agosto scorso, i disagi relativi alla copiosa caduta di cenere, sono stati ingenti anche per le strutture ospedaliere della città.
Nonostante si trattasse di ferragosto, gli operatori dell’azienda “Markas s.r.l.”, ditta incaricata delle pulizie e dello smaltimento dei rifiuti dell’Arnas Garibaldi, sono riusciti a rimuovere il pulviscolo vulcanico dal presidio ospedaliero Garibaldi-Nesima nel giro di una settimana, anziché nei 45 giorni previsti, grazie all’utilizzo di una speciale motospazzatrice capace di pulire cinquemila metri quadrati l’ora.
L’operazione, peraltro, è stata particolarmente complicata in quanto, si era già in fase operativa a seguito delle quattro eruzioni precedenti che si erano verificate tra giugno e luglio.
A coordinare il servizio è stata la dott.ssa Lita Manciagli, Direttore Medico del Presidio ospedaliero di Nesima, coadiuvata dal dott. Salvatore Gullotta, Dirigente Medico del medesimo ospedale, dal dott. Stellario Chiovè, dalla dott.ssa Nunzia Zirone e dalla dott.ssa Agata Trifirò, Collaboratori di Direzione Sanitaria.
Con modalità differenti per via della diversa conformazione del nosocomio, il medesimo intervento di rimozione della cenere è stato compiuto anche all’interno del presidio Garibaldi-Centro, con il coordinamento del direttore medico dell’ospedale, dott. Sebastiano De Maria, e la collaborazione dei dirigenti medici di Presidio, dott. Vito Cavallaro e dott.ssa Giulia Leotta, e dei collaboratori di direzione, dott. Alessandro Patanè, dott.ssa Marilena Bonaccorsi e dott.ssa Maria Rita Salpietro.
“Ancora una volta – ha detto il dott. Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – si dimostra che tecnologia, programmazione e lavoro in team riescono a rispondere alle necessità di una struttura che serve l’utenza e che sempre deve puntare al massimo della efficienza e sicurezza”.