“Il Natale è più buono se sei più buono anche tu”. Con questo slogan torna anche quest’anno il panettone solidale della Fondazione Franco e Piera Cutino: la bontà dei dolci della tradizione dei pasticceri siciliani Fiasconaro per la ricerca sulla talassemia e le altre malattie ematologiche rare.
Tre le varianti di panettone disponibili: cioccolato, tradizionale, pandorato. Comprarli per sé o per farne dono ad amici e parenti è semplicissimo: basta andare sul sito www.fondazionecutino.it e completare l’acquisto online. I panettoni saranno consegnati all’indirizzo indicato entro 6-10 giorni lavorativi con consegna gratuita in tutta Italia.
Il panettone solidale è una delle campagne annuali di raccolta fondi della Fondazione Franco e Piera Cutino, ente di ricerca creato nel 2005 per sostenere e sviluppare progetti di ricerca scientifica in collaborazione con l’Unità di Ricerca Piera Cutino diretta dal professor Aurelio Maggio. La Fondazione, operante presso gli Ospedali Riuniti “Villa Sofia Cervello” di Palermo, ha proseguito l’impegno dell’Associazione Piera Cutino, ideata nel 1998 dalla famiglia Cutino.
“Un cammino intrapreso da mio padre e mia madre che porto avanti con amore, orgoglio e dedizione. Oggi, grazie alla ricerca, le persone con talassemia vivono una vita piena a differenza di quanto accaduto a mia sorella Piera negli anni ’80. Per questo invito tutti ad acquistare il panettone della Fondazione ‘Cutino’, in modo che la ricerca possa ancora procedere verso l’orizzonte della guarigione”, dice il presidente della Fondazione, Giuseppe Cutino, fratello di Piera, strappata a soli 23 anni alla vita dalla talassemia e a cui la fondazione è intitolata insieme al padre Franco.
Dal 1998 ad oggi l’Associazione e poi la Fondazione Cutino hanno compiuto passi da gigante nel campo della ricerca e in quello dell’informazione e dell’assistenza a pazienti e loro familiari attraverso il Campus Cutino diventato leader in campo nazionale per la diagnosi prenatale della malattia.
Sono circa 7000 i pazienti talassemici in Italia, di questi 2700 circa in Sicilia e oltre 1000 in Sardegna. 3 milioni i portatori sani della malattia.