Palermo 27 marzo 2025 – Il comitato referendario palermitano avvia le attività per il lancio della campagna per i 5 referendum dell’8 e 9 giugno. Ieri si è svolta nella sede dell’Arci “Tavola Tonda” dei Cantieri alla Zisa la prima riunione dopo la costituzione del comitato, avvenuta il mese scorso.

E si è concordato di organizzare per il 12 aprile anche a Palermo l’iniziativa pubblica di apertura della campagna referendaria, in concomitanza con la seconda delle due “Giornate del Lavoro” che la Cgil organizzerà a Milano, in collegamento diretto con diverse piazze italiane (Torino, Roma, Napoli, Bari) ed europee (Bruxelles, Londra, Parigi).

Il comitato, costituito da movimenti, associazioni e partiti impegnati a sostenere con la Cgil il percorso verso il voto, ha messo a punto un primo calendario delle attività, che coinvolgeranno tutto il territorio della città di Palermo e della sua provincia.

All’incontro hanno partecipato associazioni come Anpi, Arci, Acli, Udu, Rete degli Studenti, tutte le categorie della Cgil, la Cgil Sicilia, le associazioni LabDac, Legambiente Palermo Futura, Utopia civica, Noi siamo Chiesa, Noi Che,  Memoria e Futuro, Istituto Gramsci Siciliano, la Comune, 99%, il movimentoRight 2B, le associazioni che hanno partecipato alla raccolta firme per l’abolizione dell’autonomia differenziata, e sono intervenuti esponenti di Pd, Avs, +Europa, Prc.

Al centro della discussione, i diritti civili e sociali, la difesa della Costituzione e della pace e il significato del voto.  

Oltre all’iniziativa di apertura della campagna referendaria, si è stabilita l’immediata costituzione di comitati referendari unitari in tutti i quartieri della città, nei paesi della provincia, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nei dipartimenti universitari, individuando delle sedi territoriali che diventino, tra aprile e giugno, punti di riferimento permanente per l’organizzazione della campagna e per la sua visibilità sul territorio.

Alcuni “gruppi di lavoro” definiranno a breve sia il programma della Kermesse di sabato 12 aprile che le riunioni da svolgere con tutti gli eletti delle 8 circoscrizioni e del consiglio comunale di Palermo. Oltre ai consiglieri comunali, saranno coinvolti i sindaci e i deputati a livello regionale, nazionale ed europeo. Altre riunioni sono in programma con gli studenti universitari e medi del territorio cittadino e provinciale.

Tutte le associazioni e i partiti coinvolti si sono impegnati in uno sforzo sia individuale che collettivo: ogni soggetto metterà a disposizione le proprie sedi per la campagna referendaria.

“Abbiamo raccolto  grande entusiasmo e la volontà di fare una campagna referendaria porta a porta, con la costituzione di reti nei quartieri e con la partecipazione attiva di consiglieri comunali e di circoscrizione e dei deputati – dicono i rappresentanti del  comitato referendario  5 sì di Palermo –   Sappiamo tutti che raggiungere il quorum necessario dei votanti per ottenere cinque Sì ai quesiti abrogativi per un lavoro tutelato, dignitoso, stabile, sicuro e per rendere più accessibile la cittadinanza è un obiettivo difficile ma non impossibile. Tutti i componenti del comitato sono pronti a mettersi in gioco, a partecipare in prima persona a una campagna che riguarda ciascuno, perché mette al centro i temi del lavoro e dei diritti delle persone”.

“Il voto è la nostra rivolta” è lo slogan al centro della strategia comunicativa sui social ideata dalla Cgil, e illustrata ieri nel corso dell’assemblea, “per rimettere al centro il più grande e democratico strumento di libertà del voto, che con la partecipazione al referendum dà a tutti la possibilità di tornare a decidere e tornare a cambiare”.   

 
[Referendum 1.jpg] [referendum 2.jpg]

Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.