La rassegna, prodotta da Buongiorno Sicilia e finanziata nell’ambito di Palcoscenico Catania 2024 dal Comune di Catania e dal Ministero della Cultura, si è chiusa nelle Terme della Rotonda con lo spettacolo di Giovanni Anfuso, interpretato da Liliana Randi e dedicato al tema dell’immigrazione dai Paesi africani. Un bilancio dell’iniziativa che aveva l’obiettivo, raggiunto, di promuovere una drammaturgia contemporanea di forte impegno e legato alle tradizioni
L’ultimo appuntamento, nelle Terme della Rotonda, con Corra la voce, rassegna sulla nuova drammaturgia siciliana che, prodotta da Buongiorno Sicilia e finanziata nell’ambito di Palcoscenico Catania 2024 dal Comune di Catania e dal Ministero della Cultura, ha centrato l’obiettivo di promuovere un teatro contemporaneo di forte impegno e legato alle tradizioni.
A chiudere la rassegna è stato Al di là del mare, diretto da Giovanni Anfuso e con Liliana Randi, protagonista di uno spettacolo, rappresentato per la prima volta nel 2015, che propone storie di rifugiati.
“Ci ha emozionato particolarmente il debutto catanese in questo luogo pieno di storia – ha dichiarato Anfuso -. Lo spettacolo racconta di migranti che ce l’hanno fatta. Sono le storie di Aweis e di Feven, un ragazzo etiope e una donna eritrea che partono dai loro Paesi, passano dal Sudan e dalla Libia, per arrivare in Europa. È necessario parlare di ciò che accade praticamente dietro casa nostra. È necessario che il teatro torni ad essere luogo del dibattito di ciò che avviene nel nostro quotidiano. I protagonisti di questo spettacolo ce l’hanno fatta. La donna che arriva in Italia incinta di otto mesi, prima di partorire, ha appena il tempo di annotare sui suoi quaderni ‘il meglio deve ancora venire, il peggio è passato’ il peggio è Al di là del mare”.
“Lo spettacolo è stato una bellissima emozione – ha detto Liliana Randi -. Ho sentito la gente vicina, partecipe. Il luogo è bellissimo, piccolo ma molto intimo. È stato un piccolo miracolo sentire così forte la partecipazione del pubblico in questo luogo ricco di storia. Magico”.
Lo spettacolo si è avvalso degli elementi scenici di Alessandro Chiti e delle musiche di Nello Toscano. La consulenza per i costumi è di Riccardo Cappello.
“Il progetto Corra la voce – ha spiegato Simone Trischitta, presidente di Buongiorno Sicilia – è stato pensato in continuità con il lavoro iniziato con An American Christmas story e ImpossibiliAmori, presentati negli anni passati negli spazi dell’Auditorium di via Zurria a Catania. Stavolta abbiamo posto a confronto due generazioni di autori, valorizzando anche una nuova, preziosa location: le Terme della Rotonda”.
La rassegna ha proposto anche una novità, ossia Miciu e Cirano sulla Luna di Giuseppe Lazzaro Danzuso, molto ben accolta dal pubblico così come le due riprese di fortunati spettacoli teatrali: Mi chiamo Iqbal Masih e sono un bambino e Malala. Questa è la mia storia, entrambi di Angelo D’Agosta e interpretati il primo dallo stesso regista, il secondo da Lorenza Denaro. Nei tre lavori già proposti, regista assistente è Agnese Failla.
Corra la voce ha proposto inoltre numerose attività culturali collaterali: lezioni su Il teatro civile di Angelo D’Agosta e la presentazione del suo libro Teatro Civile 2010-2013, il laboratorio di Giuseppe Lazzaro Danzuso su L’amore al tempo della Carestia e la presentazione del suo libro Gran Circo Catania in un dialogo con Dora Marchese.