Porquoi Pas, per il quarto anno di fila premiato dal Gambero Rosso il bistrot siracusano che unisce arte e cucina a chilometro zero

Il nostro segreto? Cucina a chilometro zero all’interno di un concept store dove l’arte e la cucina si fondono in un unico ingrediente: la passione”.

Sono le parole di Monica Cusi, la titolare del bistrot “Pourquoi Pas”, che per il quarto anno consecutivo riceve un riconoscimento da Il Gambero Rosso.

Quest’anno è arrivato il premio “Due Tavoli”, che si aggiunge alle affermazioni che dal 2021 il locale siracusano di Via Perasso riceve dalla nota rivista di enogastronomia.

Siamo felici di questo nuovo riconoscimento da parte del Gambero Rosso. Per noi è motivo di grande soddisfazione perché ci porta a pensare che quanto stiamo facendo ogni giorno viene apprezzato e ci da la forza di andare avanti”, dice Monica, commentando il premio.

Si tratta, per “Pourquoi Pas”, di una importante conferma, dato che nel 2021 si era aggiudicata la prima cocotte, mentre nel 2022 e 2023 le cocotte sono diventate due. Per l’edizione 2024 il Gambero Rosso ha cambiato simbolo per premiare i migliori bistrot e le cocotte sono diventati “Due tavoli”. Un cambio di forma ma non di sostanza: “Per noi è importante ogni giorno fornire un’esperienza unica ai nostri ospiti. Li chiamo ospiti – sottolinea la padrona di casa del bistrot – dato che il nostro locale è concepito come una grande casa all’interno del quale si possono assaggiare i piatti cucinati a chilometro zero ideati dallo chef Claudio Di Bari, accompagnati da un buon bicchiere di vino e apprezzare le opere pittoriche e l’ arredamento che, volendo, il visitatore può acquistare e portare a casa. Tutto ciò contribuisce a rendere la cena un momento di convivialità ma anche di scambio culturale”.

Il bistrot propone un menù con pochi piatti che si rinnova in base alla stagione: “La nostra scelta è quella di dare rilevanza alla stagionalità dei prodotti, motivo che ci porta a cambiare durante l’anno spesso i nostri piatti ed avere spesso dei fuori menù che lo chef compone in base a quello che si reperisce nei mercati o presso i fornitori di fiducia. Praticamente proponiamo quello troviamo di giorno in giorno, dando vita ad una creazione giornaliera dei nostri piatti”, racconta la titolare.

Obiettivo tre tavoli per il 2025? “Magari. Per noi è un onore e un importante stimolo il riconoscimento del Gambero Rosso. Ma soprattutto ci dà quel feed-back necessario, perché per confermarsi a certi livelli è necessario alzare sempre l’asticella e in un momento storico così complesso non è facile”, conclude Monica Cusi.

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