Ammonta ad oltre 620 mila euro il finanziamento assegnato all’Università degli Studi di Palermo con decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca relativo alla ripartizione dei fondi europei destinati al progetto EduNext – Next Education Italia.

Il progetto si prefigge l’obiettivo di creare tre Digital Education Hub – i cui capofila sono il Politecnico di Milano, l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università degli Studi di Napoli Federico II – con lo scopo di stimolare nuovi modelli didattici nel campo dell’istruzione digitale universitaria e di favorire l’aumento del numero dei laureati in Italia attraverso l’adozione di tecnologie finalizzate ad un apprendimento più accessibile, flessibile e inclusivo.

L’Università degli Studi di Palermo, che fa parte dell’hub con a capo l’Università di Modena e Reggio Emilia, risulta essere il terzo ateneo che ha ricevuto più fondi dopo Milano Statale e Milano Cattolica.

In tutto sono 34 le università e 5 le istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica (Afam) che collaboreranno assieme a 55 partner esterni tra istituzioni, associazioni, enti culturali e imprese distribuite su tutto il territorio nazionale. Tra i principali partner istituzionali si annoverano 5 Regioni, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) e, al livello locale, anche l’Ufficio Scolastico Regionale. Una squadra con un fine ambizioso: creare il più grande e innovativo gruppo di formazione superiore a livello europeo che coinvolgerà oltre 700 mila studenti e più di 20 mila tra docenti e ricercatori.

La proposta EduNext risponde all’ex avviso pubblico di cui al decreto direttoriale n. 2100 del 15 dicembre 2023 – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), Missione 4 “Istruzione e ricerca”, componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido alle università”, Investimento 3.4 “Didattica e competenze universitarie avanzate”, Sub-Investimento “Digital Education Hubs (DEH)”.

«EduNext – spiega il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri – mira a diventare un catalizzatore di cambiamento. La collaborazione tra le università, le istituzioni Afam e i partner esterni, unita alla sfida di rendere il progetto sostenibile al termine del finanziamento dell’Unione Europea la cui deadline è fissata al 31 marzo 2026, rappresenta un modello virtuoso di sinergia istituzionale».

«EduNext rappresenta un’opportunità unica – dichiara la Prorettrice al Diritto allo studio e all’innovazione dei processi di apprendimento, Presidente del TLC-CIMDU, Luisa Amenta – per innovare e migliorare l’istruzione superiore in Italia allineandola agli standard internazionali, rispondendo alle nuove esigenze della società, delle imprese e delle professioni. Siamo orgogliosi di far parte di questo importante progetto e di poter contribuire attivamente al suo successo. Tra l’altro, d’intesa con il Rettore, proprio perché crediamo fortemente in questo progetto abbiamo ospitato in Sala delle Capriate, allo Steri, il primo kickoff meeting di EduNext».

Attraverso l’implementazione di metodologie e tecnologie avanzate, EduNext offrirà percorsi formativi di alta qualità, personalizzati e adattabili alle esigenze degli studenti e del mercato del lavoro.

Le principali azioni del progetto includono:

• Design, sviluppo ed erogazione di percorsi formativi digitali

Corsi di laurea, master e corsi di perfezionamento, nonché formazione professionale e continua con formati flessibili come i MOOCs (Massive Open Online Courses)

• Competenze strategiche

Focus su competenze digitali, sostenibilità, energia, data literacy e intelligenza artificiale.

• Formazione per docenti e personale accademico

Programmi di knowledge building, interscambio di docenti e progetti formativi interuniversitari.

• Certificazione delle competenze

Emissione di Microcredentials e Open Badge, gestione degli e-portfolio secondo i framework dell’Unione Europea (ESCO EU- FRAMEWORK).

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