EPILOGO
Una fine per un nuovo inizio. Anche quest’anno il Festival delle Arti Effimere ha regalato bellezza, passione, maestria e tante emozioni in quattro giorni vissuti intensamente per veder realizzati 11 tappeti, con la dedizione e l’impegno di alfombristas siciliani, italiani ed europei in una miscellanea di lingue e tecniche sul tema “Europa è cinema”.
Identità e valori condivisi, comunità diverse ma uguale spirito perché quando si sta chini su un bozzetto è chi ti sta accanto che fa la differenza e l’Associazione CulturArte di Noto, da quattro anni impegnata ad organizzare e promuovere un festival che racconti al mondo intero l’arte dei tappeti, ha scelto in maniera oculata con chi lavorare fianco a fianco. La dimostrazione arriva dalla crescita esponenziale che ha avuto la kermesse sino ad arrivare alla European Edition grazie al supporto della Commissione Europea all’interno di una progettualità più ampia, tesa a raggiungere l’ambizioso obiettivo del movimento alfombristas nel mondo: il riconoscimento delle Arti Effimere come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, e dunque l’inserimento nella Heritage List dell’Unesco.
PASSATO, PRESENTE E FUTURO…NEL SEGNO DI NOTO
In occasione della presentazione del Festival delle Arti Effimere nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio la Presidente della Coordinadora Internacional de Entidades de Alfombristas de Arte Efimero, Vicenta Pallares I Castello ha dichiarato: “Proprio a Noto nel 2016 con il Congresso di Arte Effimera abbiamo iniziato questo percorso, oggi siamo qui per partecipare al Festival che è una parte importante di un ulteriore progetto presentato alla Commissione Europea, guidato dalla Federazione Catalana, con i due partner: CulturArte di Noto e EspressionjArte de Gharb: Flower Carpets Art, il titolo dato, e in esso ci sono tanti importanti eventi nei Paesi partner. Pertanto credo, sinceramente, che possiamo essere soddisfatti di far parte della CIDAE, l’unica organizzazione internazionale legalmente costituita, e rimasta fedele ai nostri valori; abbiamo fatto molta strada perché abbiamo camminato insieme e insieme realizzeremo questo sogno: che i nostri tappeti siano Patrimonio dell’Umanità”.
I RINGRAZIAMENTI
I numeri del Festival ci dicono di un successo annunciato già dalle adesioni e confermato dall’attenzione delle Istituzioni, da quella Europea, a quella siciliana, a quella di Noto, e dagli apprezzamenti dei visitatori arrivati da ogni dove. Il progetto internazionale finanziato dalla Commissione Europea, i Patrocini dell’Assemblea Regionale Siciliana (dalla madrina in pectore l’On. Angela Foti presente nelle giornate clou, all’On. Carlo Auteri intervenuto a Palazzo Ducezio venerdì mattina), e del Comune di Noto, con in testa il sindaco Corrado Figura, il vice sindaco Salvo Veneziano e l’assessore al Turismo Massimo Prado, sempre accanto agli organizzatori; la cooperativa Oqdany e il Parco Culturale Ecclesiale Terre della Diocesi di Noto, con Salvo Celeste in testa; lo sponsor cantina Ramaddini che per l’occasione ha prodotto in edizione limitata il vino Nassa DOC presentato con etichetta dedicata al Festival. Grazie ai partner con la capofila catalana e i maltesi di Gharb; e poi tutte le singole delegazioni che hanno realizzato con le loro Associazioni e le diverse tecniche, i tappeti nella notte magica del 28 luglio: Federaciò Catalana de Entitas Catifaires, EspressjonArti Malta, Asociaciòn de Alfombristas de Carriòn de los Condes, Asociaciòn de Amigos de las Alfombras de Serrìn del Corpus de Elche de la Sierra, Asociaciòn Cultural Alfombras de Bueu, Flowers From Belgium Katholischen Pfarrgemeinde Sankt Jakobus Karlsdorf, Associazione Inverdurata Pachino, Associazione Portopalo InSabbia, Liceo Artistico Matteo Raeli di Noto, Infiorata Taurianova nel Cuore, l’Associazione Tappeti di Segatura di Camaiore, l’Associazione Infiorata di Montefiore dell’Aso, e ovviamente tutta l’Associazione CulturArte di Noto.
LE PAROLE DELLA PRESIDENTE
Valentina Mammana, presidente dell’Associazione CulturArte di Noto e Direttore Artistico del FAE, dopo giornate intense scandite dal tempo del festival ha così commentato la quarta edizione battezzata European Edition: “Se puoi sognarlo, puoi farlo. L’appuntamento con l’Europa era il naturale epilogo di un progetto che se pur nato negli anni della pandemia stava crescendo a dismisura; ma rappresentava un sogno, che oggi si è avverato. Organizzare un evento di questa portata non è facile, perché non siamo un Ente pubblico che può avere mezzi e strumenti; fortunatamente in questo caso il finanziamento della Commissione Europea ci ha permesso di pensare in grande e di elaborare un progetto condiviso con i nostri partner, capofila la Federazione Catalana seguita dal Comune di Gharb. Oggi, a bocce ferme, possiamo affermare che il Festival delle Arti Effimere è stato un grande successo, e non solo per la qualità dei tappeti, molto alta, e per il tema scelto, già vincente, ma per lo straordinario riscontro dei nostri colleghi andati via da Noto, a fine kermesse, con le lacrime. I nostri colleghi sono rimasti entusiasti della città, del Festival, organizzato, come ci hanno detto, nei minimi dettagli e con la conferma di una condivisione di valori come l’amicizia, il rispetto, la sincera felicità per il successo altrui. Che sembra banale, ma che banale non è! Questo porta al risultato eccellente e che è sotto gli occhi di tutti. Le foto hanno fatto il giro del mondo, articoli di tantissime testate hanno parlato del FAE, e ciò ci rende estremamente orgogliosi come Associazione CulturArte e come movimento alfombristas, di ciò che siamo e continuiamo ad essere, convinti che condividere e lavorare insieme è un momento di crescita artistica, professionale ma soprattutto UMANA!”. Parola di Presidente, arrivederci al 2024.