Un dito puntato contro l’abbandono da parte delle istituzioni di territori e comunità lasciati a loro stessi, senza servizi alla persona, senza parchi e giardini per i bambini. Un’opera dal titolo significativo, “Nessuno resti solo”, quella che l’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri realizza al parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, un luogo dalle potenzialità di sviluppo enormi mortificate dall’assenza dello Stato. E’ questo l’atto d’accusa contenuto nel murale realizzato da Scalisi Palminteri in via Circumvallazione Ovest-Viale Rosa, commissionato e donato alla comunità di Parco Verde dalla ‘Fondazione Con il Sud’ in occasione dell’evento “Con il Sud un Futuro già visto” che si terrà il 12 maggio prossimo. L’opera sarà inaugurata al pubblico qualche giorno prima, il 9 maggio, in presenza dell’autore, del Presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo e del sindaco di Caivano Vincenzo Falco.
“È come se il Parco Verde di Caivano fosse casa mia – spiega Igor Scalisi Palminteri -, una casa non intesa come abitazione ma come il mio corpo. Venendo qui ho sentito questo senso di abbandono e trascuratezza da parte dello Stato e delle Istituzioni che non si prendono cura delle cittadine e dei cittadini, delle bambine e dei bambini. Uno Stato che sa solo parlare, esprimere concetti che non sa concretizzare – sono le parole dell’artista -, che non riesce ad avere le mani per accarezzare queste terre e per costruire la giustizia sociale di cui hanno bisogno questi luoghi. Il Parco Verde di Caivano è casa mia perché è come lo Sperone, come i luoghi fragili della mia città, Palermo, dove ci sono storie di persone ferite nel profondo, che hanno incontrato il dolore e che hanno bisogno di bellezza, quella bellezza che è fondamentale in questi luoghi che hanno un potenziale umano incredibile che deve essere valorizzato”.
Un ragionamento che vale sia per la comunità che per i singoli che la compongono. Un germoglio fragile, se trattato con cura, è destinato a diventare un albero con radici forti e rami robusti: questo il principio ispiratore dell’opera realizzata da Scalisi Palminteri. E la comunità del Parco Verde di Caivano ha deciso di non rassegnarsi all’abbandono, di pretendere la cura e la considerazione che le spettano, e lo fa ogni giorno anche grazie all’impegno delle persone e delle associazioni che quell’abbandono lo hanno purtroppo conosciuto e subìto.
É il caso di Bruno Mazza, dell’associazione ‘Un’infanzia da Vivere’, ex camorrista che ha deciso di tagliare i ponti col passato e spendersi in prima persona per il proprio territorio. “Un murale che rappresenta la ‘Rinascita’, la rappresentazione della richiesta di un’attenzione che manca per i nostri territori – sono le parole di Mazza – Una rinascita che tantissime famiglie della comunità desiderano da troppo tempo. Da quattordici anni l’associazione ‘Un’Infanzia da Vivere’ lavora perché questa rinascita possa avvenire, grazie anche a Fondazione Con il Sud, che con la sua attenzione per il nostro territorio ci aiuta a non perdere la speranza. Il nostro – spiega ancora Mazza – è un appello espresso attraverso la bellezza, i colori, le immagini che resteranno indelebili come un segno nella storia, come l’immagine vera che lotta oltre i pregiudizi, oltre le differenze, oltre le soliti tristi etichette. Il nostro unico pensiero – conclude – è che, come dice il titolo dell’opera, nessuno resti solo!”.
Un concetto che Igor Scalisi Palminteri condivide pienamente: “Il processo che si tenta di fare con Bruno, con le associazioni e con Fondazione Con il Sud è proprio un processo di autodeterminazione perché le persone che vivono questi luoghi possano per prime prendersi cura di loro stessi, dei loro figli e di questi luoghi. Noi pittori non salveremo le periferie – spiega l’artista – ma spero che questo muro dipinto, questo seme piantato possa essere un nuovo germoglio per la società che tutti auspichiamo per questo territorio”.