“La riga infinita. Romanzo dei romanzi” (Bertoni Editore) di Natale Antonio Rossi è in corsa per il Premio Strega 2025. Un racconto “leggero, con le ali ai piedi”, come lo definisce lo stesso autore, nei ritmi dei contenuti e del pensiero breve, ma non nel pensiero corto.

Il libro è stato proposto da Nicola Bottiglieri con la seguente motivazione: “Esiste un libro che non ha inizio né fine? Un libro formato da una pagina in bianco ed una stampata ripetute durante le 363 pagine di cui è composto? Un libro per metà scritto dall’autore e per metà dal lettore, il quale potrà usare il foglio pulito per continuare a suo piacimento lo sviluppo della storia. Se impiega la penna o l’immaginazione dipenderà solo da lui. Un romanzo così particolar potrà essere letto aprendo le pagine a casaccio, quello sarà il punto di partenza, poi uno decide se continuare la lettura a scendere o a salire! A questo punto viene da chiedersi di quali materiali è fatto questo romanzo che tanto deve alla “rapidità” delle Lezioni Americane di Calvino! È composto di tante storie, per la precisione 178, ognuna diversa, ognuna autonoma a grandezza variabile oscillante fra le 11 e le 30 parole, le quali pur nella loro stringata bellezza liberano una formidabile energia. Se volessi sintetizzare con una immagine plastica la natura di questo romanzo, penserei ad un mosaico che esplode, dove ogni tessera corre verso un proprio orizzonte. Raccontare l’esplosione, inseguire i frammenti che volano, accompagnarli verso quel luogo dell’immaginario dove risiedono tutte le storie che nessuno ha mai raccontato, questo è il compito dello scrittore nel mondo liquido in cui viviamo!” .



 INTERVISTA ALL’AUTORE

1/ Il tuo rapporto con la scrittura?
Ho sempre anteposto la lingua, nelle varie accezione, alla scrittura. E la scrittura quindi è stata sempre intesa per migliorare l’espressione, tenendo conto delle differenze tra lingua e scrittura: la prima è naturalmente sintetica, la seconda analitica

2/ Come nasce l’idea del tuo nuovo manoscritto?
L’idea de’ “La riga infinita” – il mio ultimo romanzo nasce dalle “Lezioni americane” capitolo sulla “Rapidità” e soprattutto dal romanzo più breve (di una riga) che sia mai scritto: “Quando si svegliò, il dimosauro stava ancora lì” di Augusto Monterroso. Mentre l’idea del prossimo, nasce dalle mutazioni, scambi e contatti che sono intervenuti nei rapporti tra gli esseri umani.

3/ Raccontaci i luoghi dov’è ambientato?
“La riga infinita” non ha luoghi, non nel senso del “non-luogo” come teorizza Marc Augé, ma che ogni romanzo deve avere tre elementi di base: il protagonista (uomo, cosa, o altro), il tempo (ieri, oggi, domani( e lo spazio (chiuso, aperto o altro):

4/ Parlaci dei personaggi del tuo romanzo?
I personaggi sono tutti coloro che interagendo con la proposta di romanzo, cambiano la prima veste di lettori e cominciano a scrivere: i personaggi sono i lettori/scrittori e nessuno li può conoscere prima della lettura.

5/ Com’è nata la scelta del titolo?
Il titolo viene fuori da un giornalino che scrivevano i miei nipoti. Maria Letizia e Francesco Saverio, con l’idea di continuare a scrivere su quello che avevano letto:

6/ Quali saranno le prossime iniziative relative al libro (presentazioni, fiere, firma copie, …).
Non ho molta voglia di andare in giro a proporre il libro. Non mi interessa molto. Non trascuro tuttavia coloro che per differenti ragioni mi propongono di parlarne e di presentarlo nel senso di descrivere una modalità di scrittura ( tra le tante possibili).

7/ Se dovessi scegliere una frase del tuo nuovo ultimo romanzo, quale sceglieresti e perché?
Sceglierei l’ultima. “Quando la colomba bianca chiuse le ali sul cornicione divenne nera” perché è il segnale della presenza di mio figlio, scomparso da poco.

8/ Se dovessi scegliere tre aggettivi per rappresentare il tuo ultimo libro quali scegliersti.
Facile alla lettura, proponente per il lettore, amico per gli scrittori che sono amici o vogliono diventarlo.

9/ In quale o quali generi letterari incaselleresti il tuo libro?
Non c’è un genere: è la prima volta che nella storia della letteratura italiana, europea e mondiale viene scritto un “romanzo dei romanzi” che sconfina su tutti i generi senza adottarne uno.

10/ È importante scrivere, ma è sicuramente più importante leggere, le tue letture preferite?
Sono un lettore professionale e vado alla ricerca dei libri di qualità, di assoluta qualità, che spesso si trovano pubblicati dagli editori di provincia e che sono indiscutibilmente superiori a molti testi che vincono i premi, i quali sono necessitati per ragioni editoriali e di cassetta a scegliere i mediocri per raggiungere il lettore più lontano.

11/ Cosa significa per te essere in cosa allo Strega 2025?
Sono in corsa per la STREGA perché Nicola Bottiglieri ha ritenuto opportuno presentarlo sapendo bene che i premi li vincono gli editori (per ragioni di cassetta) e non gli scrittori (anche se tutti credono il contrario).

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