Il prossimo 11 aprile, presso l’Università di Torino, giuristi, accademici e studiosi si confronteranno sulle proposte di riforma che emergono da due recenti pubblicazioni curate da Silvia Mazza, storica dell’arte, giornalista e scrittrice.
L’incontro, organizzato nell’ambito della Scuola di Dottorato in Diritti e Istituzioni, sarà un’occasione per approfondire temi centrali come la gestione dei parchi archeologici e il ruolo dei musei nella promozione della salute, alla luce di nuovi modelli giuridici e amministrativi.
Dopo il saluto del Prof. Francesco Costamagna, Coordinatore della Scuola di Dottorato in Diritti e Istituzioni, prenderanno la parola Enrico Grosso, Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Torino; Sergio Foà, Ordinario di Diritto amministrativo, Università di Torino; Cristina Videtta, Associata di Diritto Amministrativo, Università di Torino; Enzo Grossi, Docente Università Vita-Salute SanRaffaele Milano, Advisor scientifico Fondazione Bracco; e Franco Astone, Ordinario di Diritto Amministrativo, Università di Messina. Con una comparazione pure con gli istituti giuridici della Spagna che sarà tenuta dal prof. Luis Miguel García Lozano, dell’Universidad de Granada.
“Per troppo tempo – osserva Silvia Mazza – delle normative e delle riforme siciliane non è arrivata che una flebile eco oltre lo Stretto, alimentando una sostanziale incomprensione di ciò che nel bene e nel male avveniva nella Regione a Statuto speciale. Queste pubblicazioni e i dibattiti che ne stanno accompagnando le presentazioni intendono proprio colmare questo gap, avviando un serio confronto tra tecnici”.
Parchi Archeologici. Analisi e proposte, edito dalla Fondazione Federico II di Palermo, raccoglie gli Atti del convegno tenutosi il 16 e 17 giugno 2022 all’Università degli Studi di Messina. È l’esito di un confronto senza precedenti in materia di parchi archeologici tra i vertici del Ministero della Cultura e del Dipartimento regionale del Beni culturali e Identità siciliana, illustri personalità del mondo accademico, con una componente di archeologi, architetti, etno-antropologi, economisti e giuristi, e rappresentanti delle maggiori Associazioni nazionali. Conclude il volume una proposta di riforma articolata in 15 punti programmatici, tra cui un aggiornamento della definizione di Parco archeologico contenuta nel Codice dei Beni culturali del 2004, che lo qualifichi in modo più aderente al nuovo assetto organizzativo e all’autonomia finanziaria riconosciuta a questi istituti su modello societario; a nuovi modelli di gestione partenariale pubblico-privata; un’attività continuativa di prevenzione e conservazione programmata per mantenere costante il valore dei fragili apparati decorativi dei Parchi, con indubbi vantaggi anche in termini economici; al reclutamento di competenze multudisciplinari, fino all’insediamento di un Tavolo congiunto tra Assessorato al ramo siciliano e il MiC al fine di confrontare le rispettive esperienze e condividere modelli e progettualità.
Museo e società/2. Arte e salute. Per una nuova definizione normativa di museo, edito da Il Cigno Arte di Roma, raccoglie gli Atti della conferenza tenutasi il 10 novembre 2023 al Riso, Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo. Il volume, a cura della storica dell’arte Silvia Mazza, edito da Il Cigno Arte di Roma, raccoglie i contributi di diversi specialisti, tra cui medici e storici dell’arte, protagonisti di progetti sul connubio arte e salute, con esempi concreti di come i musei, in particolare, possano promuovere il benessere delle persone. Al libro è consegnata anche in questo caso una proposta di riforma normativa, scritta a quattro mani dalla curatrice insieme al costituzionalista Enrico Grosso, Università di Torino, per il riconoscimento giuridico di una funzione anche sanitaria ai musei, come luoghi volti al miglioramento del benessere psico-fisico e della salute degli individui, già dimostrato dagli studi scientifici. È questo spostamento della questione sul piano normativo che costituisce la novità senza precedenti del libro. Una innovazione già recepita con straordinaria tempestività, a livello di enunciato, da una legge regionale n. 25/2024.

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