Un mercato ortofrutticolo ingessato nella sua organizzazione senza alcuna spinta propulsiva per il territorio. Vittoria merita una riscossa perché negli anni era riuscita a distinguersi come patria delle innovazioni soprattutto nell’ortofrutta, ma oggi ha perso. Questo uno dei punti del documento che Coldiretti ha presentato ieri al Prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, al termine della manifestazione che ha visto tremila agricoltori Coldiretti arrivare da tutta la Sicilia e sfilare in corteo fino a sotto la sede del municipio.
La manifestazione si è svolta in contemporanea con quella di Parma davanti alla sede dell’Efsa per ribadire che la sicurezza del cibo viene prima di tutto.
Per Coldiretti Sicilia adesso servono formule, moderne e remunerative per gli agricoltori come la vendita diretta, ma soprattutto serve che ognuno faccia il proprio mestiere. Nessun Comune è un’Isola e nessuno può rivolvere i problemi affrontando i problemi in maniera scoordinata.
Per Coldiretti Sicilia, Vittoria ha potenzialità di sviluppo agricolo enormi che devono essere valorizzate soprattutto con la pulizia e il decoro che in questo momento mancano. La spazzatura nelle varie campagne della città non permettono certo uno sviluppo turistico. Va affrontato con determinazione anche la questione fumarole. Percorso già avviato dalla prefettura.
Un altro punto inserito nel documento riguarda le mense scolastiche con prodotti del territorio significherebbe mettere in moto azioni positive prima di tutto andandocii nelle scuole, analizzando le questioni, apprendendo problemi e trovando ripetiamo, soluzioni. Il pasto in mensa ha anche il ruolo di orientare, attraverso un approccio educativo, il comportamento alimentare del bambino verso uno stile salutare e consapevole. Cioè significa favorire la crescita di consumatori attenti sempre nell’ottica di una modernità evidentemente sconosciuta dove il concetta del “non si può fare” è la litania. E ancora, l’annosa questione delle fumarole va gestita con un controllo sinergico dove il controllo deve essere coordinato con le altre istituzioni. Ognuno deve fare il proprio mestiere. Il Sindaco deve tendere al bene comune risolvendo i problemi e non spostandoli o assumendosi ruoli che non rientrano tra le sue competenza.
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