I lavori di ammodernamento della ciclabile del lungomare di Catania, attualmente in corso, sono stati oggetto di crescente preoccupazione da parte dei cittadini e dei membri del movimento politico Civico 4. In particolare, la mancanza di fori nei cordoli della ciclabile, progettati per il deflusso delle acque piovane, ha portato a gravi allagamenti durante il recente violento acquazzone che ha colpito la Sicilia orientale.
Come segnalato dalla pagina social “Lungomare Liberato”, i cordoli con fori per il passaggio dell’acqua piovana sono stati richiesti dai cittadini sin dalla creazione della ciclabile del lungomare, e solo ora, dopo quasi dieci anni, sono stati implementati.
“L’occasione del violento acquazzone che ha interessato tra mercoledì e giovedì la Sicilia orientale, quindi anche Siracusa, ha permesso al maltempo di denunciare che la nostra città, da questo punto di vista, si trova indietro di dieci anni”, dice Michele Mangiafico, leader del movimento “Civico 4”.
Il maltempo ha messo in evidenza un grave rischio per la pubblica incolumità, con strade e ciclabili allagate, bloccando il sistema di deflusso delle acque. Civico 4 esprime preoccupazione e punta il dito contro l’Amministrazione comunale che, come sottolinea il movimento, non ha imparato dagli errori di altre città, dimostrando una mancanza di attenzione e di adeguato benchmarking nel progettare e realizzare il sistema ciclabile.
Mangiafico sottolinea che: “La nostra città non può permettersi di ripercorrere gli stessi errori degli ultimi dieci anni. È inaccettabile che, nonostante le richieste dei cittadini e la disponibilità di esperienze da altre città, l’ammodernamento del sistema ciclabile non sia stato fatto adeguatamente. Ci aspettiamo un intervento urgente da parte dell’Amministrazione comunale per correggere questa situazione e garantire la sicurezza dei cittadini”.
Il movimento Civico 4 si impegna a monitorare da vicino la situazione e a sollecitare azioni immediate per risolvere i problemi sul modello della ciclabile del lungomare di Catania.