Lunedì nel Conservatorio di Catania il Premio Danzuso 2024 alle eccellenze dello spettacolo e della cultura

La rosa dei premiati della prestigiosa ventitreesima edizione, tra memoria e futuro: il cantautore Vincenzo Spampinato, il mezzosoprano Anastasia Boldyreva, la giornalista e critica teatrale e cinematografica Maria Lombardo, l’attrice, autrice e regista teatrale Luana Rondinelli, l’attore e operatore culturale Luigi Tabita, il light designer Gaetano La Mela. Speciale tributo al Gruppo Teatro Maria Campagna e un riconoscimento al videoclip del brano rap “Certe sostanze”, prodotto dall’etichetta Tomato Sauce. E ancora le borse di studio del Lions per gli studenti dell’Accademia e del Soroptimist e della Cappellani per gli allievi del Conservatorio.

La Sicilia, si sa, è terra di contraddizioni, pompose celebrazioni e celeri oblii. “Dolce amnesia dell’elefante” s’intitolava un album di Vincenzo Spampinato, figlio di una Catania che ha il suo simbolo iconico proprio nel mastodonte dalla memoria di ferro. Possibile che il nostro adorato liotru rappresenti un’eccezione alla regola? Rimediare alle sue dimenticanze è una delle cifre che contraddistinguono il Premio Domenico Danzuso, il cui albo d’oro annovera nomi nazionali e internazionali e siciliani illustri, a volte resuscitati da un iniquo oblio. Lo conferma l’edizione 2024, la ventitreesima, che – come le altre e più delle altre – si fa ponte tra passato e futuro per celebrare le eccellenze della cultura e dello spettacolo. Dal citato, poetico cantautore Spampinato all’autrice, regista e interprete teatrale Luana Rondinelli, dalla giornalista e critica teatrale e cinematografica Maria Lombardo, all’attore e operatore culturale Luigi Tabita, dal light designer Gaetano La Mela, alla casa discografica Tomato Sauce Records. Sarà altresì ricordato il Gruppo Teatro Maria Campagna, non più esistente, il cui cammino fu costellato da funeste vicende. Grande attesa c’è poi per il mezzosoprano Anastasia Boldyreva, moscovita di nascita e italiana d’adozione.

A condurre il Gala, patrocinato dal Comune di Catania e fissato per lunedì 16 dicembre alle 20, sarà ancora una volta l’elegante Marina Cosentino. La cerimonia si svolgerà nello splendido Auditorium del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, sede dell’Associazione Premio Danzuso. Che è sostenuta dallo stesso Conservatorio e da realtà eccellenti: il Teatro Massimo Bellini, lo Stabile di Catania, il Brancati e il Teatro della Città, la Società Catanese Amici della Musica, l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, l’Accademia di Belle Arti etnea, il Lions Catania Host, il Soroptimist, l’Assostampa e naturalmente La Sicilia, il giornale su cui scriveva Danzuso, e il Quotidiano di Sicilia.

La serata in cui saranno consegnati i premi – realizzati dallo scultore dell’Accademia Pierluigi Portale, su progetto grafico del direttore Gianni Latino – sarà l’occasione di ricordare Domenico Danzuso, scomparso nel 2001 e annoverato tra i maggiori esponenti della critica teatrale italiana, ma anche la moglie, Lina Polizzi, che ci ha lasciato nel gennaio di quest’anno e quel Tony Maugeri, allora presidente della Scam, al quale dobbiamo il Premio. Ne parleranno Giuseppe Lazzaro Danzuso e Filippo Donzuso, presidenti rispettivamente della giuria e dell’associazione che lo gestisce con la collaborazione della segretaria Vittoria Napoli.

Il recupero della memoria, dunque. Che si farà pregnante nel riconoscimento assegnato al Gruppo Teatro Maria Campagna, ricordato per il contributo al teatro d’impegno sociale e alla memoria culturale siciliana. A parlare dell’autrice de “I fatti di Bronte”, tragicamente scomparsa nel 1978, sarà la sorella Salvina Campagna, autrice nel 2015 con Cinzia Caminiti Nicotra – che ne proporrà un brano – del lavoro “Un fiore per Maria”. Degli altri spettacoli del gruppo parlerà poi Giusi Campione, che raccolse il testimone della Campagna e mise in scena nuovi testi per la regia di Nuccio Caudullo.

Premio Danzuso, sempre per il teatro, a Luana Rondinelli, attrice e drammaturga, nota per opere come “Taddrarite”, che affronta il tema della violenza domestica, o “Eterna”, dedicata a eventi storici dell’Etna. E ancora il light designer Gaetano La Mela, maestro della luce teatrale, che ha collaborato con registi di fama internazionale, tra cui Davide Livermore. Sarà poi la volta di Luigi Tabita, attore premiato per la sua ventennale carriera, in prima linea per il suo impegno sociale e promotore di iniziative culturali quali il Festival “Giacinto – Nature LGBT+”. Un momento speciale verrà riservato a Tomato Sauce Records, etichetta discografica siciliana premiata per il videoclip del brano rap “Certe sostanze”, che affronta temi di disagio giovanile. Premiata poi una firma autorevole come Maria Lombardo, prima giornalista professionista del quotidiano La Sicilia e figura di riferimento come critico cinematografico e teatrale, oltre che saggista e docente.

Tra i momenti di spettacolo più attesi, l’esibizione del mezzosoprano Anastasia Boldyreva, protagonista della “Gioconda” al Massimo, la quale, prima di ricevere il riconoscimento per il suo straordinario talento, proporrà due brani accompagnata al pianoforte dal maestro Manuela Cigno. Altra esibizione, quella di Vincenzo Spampinato: prima di ritirare il premio, il poeta e menestrello di “È sera” e di altri successi indimenticabili, presenterà un brano inedito dal titolo significativo: “Il Natale delle donne”.

Nel corso della serata saranno consegnate inoltre borse di studio per giovani meritevoli: del Lions Catania Host a uno studente dell’Accademia di Belle Arti etnea e del Soroptimist e della Cappellani ad allievi del Conservatorio Bellini.

Un brindisi finale – con i blasonati vini di Al-Cantara e le prelibatezze del Salumificio Mulinello – chiuderà una manifestazione che da ventitré anni si impegna a non far dimenticare a questa terra i talenti che esprime.

Didascalie: a) Vincenzo Spampinato b) Anastasia Boldyreva c) Luigi Tabita d) Luana Rondinelli e) Il Premio Danzuso

DOMENICO DANZUSO

Nato il 4 febbraio del 1922 e scomparso il 3 dicembre del 2000, è stato per cinquant’anni uno dei più stimatici critici italiani, insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui quelli intitolati a Ennio Flaiano e Salvo Randone e la Lente d’oro. Danzuso ha inoltre firmato con Giovanni Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come il libro “Musica, musicisti e teatri a Catania”. È stato anche docente di Storia dello spettacolo dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bellini, oggi Conservatorio, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.

L’ALBO D’ORO

Nell’albo d’oro del Premio Danzuso, tanti personaggi-simbolo del mondo dello spettacolo e della cultura, da Pippo Baudo ad Andrea Camilleri, a Roberto Andò, alla gloriosa famiglia teatrale Ferro-Carrara. E poi interpreti prestigiosi della prosa e del cinema, da Gabriele Lavia a Mariano Rigillo, da Pino Micol a Vincenzo Pirrotta, da Luca Lazzareschi a Sebastiano Lo Monaco, da Lucia Poli ad Anna Foglietta. E ancora i grandi interpreti della nostra tradizione teatrale, da Leo Gullotta a Pippo Pattavina, da Tuccio Musumeci a Marcello Perracchio, da Romano Bernardi e Alessandra Cacialli a Gilberto Idonea e Nellina Laganà, da Mimmo Mignemi a Fulvio D’Angelo, da Guia Ielo ad Alessandra Costanzo, da Graziana Maniscalco ad Egle Doria, da Gianpaolo Romania a Elaine Bonsangue. E ancora da Gino Astorina a Barbara Giordano, senza contare personalità che hanno segnato e segnano anche il cinema e la tv, come Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Barbara Tabita, Giovanni Calcagno, Manuela Ventura e David Coco. E poi scenografi come Roberto Laganà, Angela Gallaro e Antonino Viola, coreografi come Silvana Lo Giudice, danzatori come Roberto Zappalà, premiato con la moglie Maria Inguscio, pupari come i Fratelli Napoli, la cantattrice Anna Malvica, il regista Giuseppe Dipasquale, il regista di spettacoli di marionette Alfredo Guglielmino, il regista Gianni Scuto, l’attore, cantante, regista e autore Angelo Tosto e ancora la Scuola di Giocoleria di Gammazita e il NeonTeatro, meravigliosa compagnia che si avvale anche di autori, attori, cantanti diversamente abili. Tecnici come il decano dei light designer Franco Buzzanca. Nomi altisonanti anche in campo musicale, per esempio i pianisti Francesco Nicolosi, Giovanni Cultrera, Epifanio Comis, Ketty Teriaca, Giulia Gangi, Giuseppina Maria Sangiorgio e Giuseppe Guarrera, il direttore d’orchestra Fabrizio Maria Carminati, ma anche Nino Lombardo e Pippo Russo. E poi il violoncellista Wladimir Pavlov, il violinista Vito Imperato, il flautista Giovanni Roselli, il pianista Alberto Ferro, il contrabbassista Nicola Malagugini e la Junior Orchestra TVB. Tra i cantanti, i tenori Fabio Armiliato e Danilo Formaggia, i bassi Simone Alaimo e Carlo Colombara, i baritoni Corrado Cappotta, Francesco Verna, Omar Montanari e Graziano D’Urso. E poi i soprani Donata D’Annunzio Lombardi, Micaela Carosi, Emilia Falcaru, Clara Polito, Laura Giordano, Serena Daolio e Daniela Schillaci e i mezzosoprani José Maria Lo Monaco e Sonia Fortunato. Lustro al premio hanno dato poi personaggi del mondo della cultura come il musicologo Domenico De Meo, i critici Maricla Boggio, Giorgio Gualerzi, Italo Moscati, Aldo Mattina, Emilia Costantini, Totò Rizzo, Carmelita Celi, gli operatori culturali Peppino Ortoleva e Virgilio Piccari e lo storico del cinema Sebastiano Gesù. E Nerina Chiarenza, pittrice di carretti siciliani, nonché Gianni Latino tra le maggiori personalità italiane del Graphic Design.

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