L’inizio del nuovo anno propizia una riflessione sulla centralità dei partiti nella vita politica, quanto meno quella catanese. Osserviamo con disappunto che spesso i partiti sono costretti ad arretrare a fronte dei crescenti appetiti dei singoli che mal si conciliano con il bene della collettività. 

    La DC, e non solo a Catania, oltre ad esser un partito chiaramente ideologico, i cui valori trovano genesi nel pensiero sturziano e nella dottrina sociale della Chiesa, intende nel suo procedere amministrativo dare voce a tutti coloro che, in modo diverso (e non solo numericamente), contribuiscono quotidianamente alla vita e alla crescita del partito.

    L’occasione della girandola di nomine in seno alle società municipalizzate del Comune di Catania, per noi, è stata una preziosa occasione per mettere al servizio della città quelle figure che riteniamo abbiano, oltre alla competenza tecnica, quel generoso e prezioso requisito morale di servizio e aiuto verso il prossimo, per noi irrinunciabile.

    I partiti con i propri valori e le proprie scelte non possono cedere il passo alle ambizioni personali che, seppur legittime, devono comunque assecondare le scelte di un partito, a cui ogni iscritto, deve quanto meno rispetto, non certo riconoscenza, sentimento (del giorno prima) che un illustre democristiano, conoscitore profondo dei desiderata umani, definì come “solo speranza di piaceri futuri” (Giulio Andreotti). 

    Circa coloro, oggi lontani o in polemica, nessuno si sognerà di dimettersi dall’incarico elettivo, ricevuto solo grazie allo sforzo, il lavoro e l’impegno dei tanti amici della DC la quale, a brevissimo e contro ogni infondata critica, nei prossimi mesi, celebrerà il primo congresso comunale della città di Catania, un’ulteriore occasione di confronto per mettere il partito, gli iscritti ed i loro progetti al centro dell’agenda politica.

Luogo: Catania, Piazza Teatro Massimo, CATANIA, CATANIA, SICILIA

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