Le api forniscono da sempre preziosi prodotti dell’alveare quali: miele, polline, pappa reale, cera, propoli, da sempre utilizzati e apprezzati dall’uomo.
Infatti numerosi sono i reperti archeologici dell’amore dell’uomo per le api e il miele di epoca romana.
Nell’antica Roma i prodotti delle api erano molto utilizzati e diverse testimonianze mettono in luce i vari aspetti dell’apicoltura: la raccolta del favo dalla cavità di un albero in un dipinto allegorico, o le fasi dell’allevamento con alveari rotondi in evidenza nei rilievi sepolcrali degli aristocratici Tito Paconio Caledo e sua moglie Ottavia Salvia (I secolo a.C.). In Sicilia le prime notizie documentate dell’attività dell’apicoltura risalgono all’epoca della Magna Grecia. Teocrito, nel 300 a.C., decantava il miele e le api della regione d’Ibla.
Nella tradizione sarda la smielatura avveniva spremendo a mano i favi o tramite pressatura. La pressatura dei favi era la tecnica utilizzata dagli apicoltori siciliani, e il miele che ne risultava era molto più ricco di polline che di miele.
Nella tradizione siciliana i resti di cera ricchi di miele e polline venivano sbriciolati in acqua calda e lasciati fermentare, ottenendo l’alcool. Uno dei suoi usi era quello di produrre un liquore con miele di timo, bevanda citata da alcuni autori dell’antica Roma come bevanda destinata ai ricchi.
Il miele può conferire una dolcezza naturale ai prodotti da forno come ciambelle, biscotti e torte e, a seconda del tipo di miele che utilizzi, può anche aggiungere vari sapori ai tuoi piatti.
GRAZIE API PER AIUTARCI A RENDERE DOLCI LE NOSTRE FESTE!!
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