Esiste un’altra Ortigia, lontana dai riflettori del G7, quella dei residenti che convivono con servizi carenti, la mancanza di parcheggi, frequenti interruzioni idriche dovute a tubature fatiscenti e discariche abusive coperte dall’ipocrisia.

“I riflettori internazionali non illuminano l’ipocrisia che oggi copre lo storico edificio del carcere borbonico”, dichiara Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4 e componente di Fratelli d’Italia.

“Le porte del penitenziario ortigiano – ricostruisce Mangiafico – si sono chiuse definitivamente nel 1991, dopo il terremoto di Santa Lucia, quando fu dichiarato inagibile. Per noi siracusani resta ‘a casa cu n’occhiu, per via dell’occhio impresso sulla facciata, rivolto verso il mare.”

La struttura è oggi circondata da una discarica a cielo aperto, piena di rifiuti di ogni genere, tra cui plastica, vernici, bottiglie, legname, mobili, e altro materiale che deturpa il paesaggio.

“Nonostante la struttura sia di proprietà privata, l’Amministrazione comunale dovrebbe rimuovere questa discarica, procedendo a recuperare i costi dai privati stessi – prosegue Mangiafico – restituendo dignità all’area. Questa discarica, nascosta dietro una rete che protegge la porzione antistante del carcere borbonico, dà l’impressione di un’Amministrazione che nasconde i problemi, ma basta girarsi per vederli nella loro interezza, con tutta la sporcizia e l’inefficienza che ne derivano.”

Civico 4 chiede all’Amministrazione di non dimenticare l’altra Ortigia, quella lontana dai riflettori.


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