La Sicilia pronta ad introdurre lo Psicologo di base nel sistema sanitario regionale. Ddl della Lega già approvato in commissione Salute

Presto in Sicilia nascerà la figura dello psicologo di base, ecco come e perchè secondo la capogruppo della Lega all’Ars Marianna Caronia

 

Tra i primi ddl della legislatura che sta compiendo un anno, la Lega con Marianna Caronia ha depositato il testo che introduce la figura dello Psicologo di base nel sistema sanitario regionale. Presto verrà approvato dal Parlamento regionale. Ci descrive ciò che prevede?

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Innanzitutto vorrei precisare che già nella precedente legislatura ero stata prima firmataria dello stesso ddl che ora finalmente trova il suo approdo in Ars con il voto finale dell’Aula. E’ stato fatto un buon lavoro nella commissione Sanità presieduta dal collega Pippo Laccoto che ha redatto un testo coordinato e condiviso da tutti i rappresentanti dei partiti. Finalmente anche la Sicilia avrà lo Psicologo di base. Una grande conquista oltre che una grande riforma che nasce da una valutazione complessa sui fenomeni di disagio. Proprio negli ultimi giorni abbiamo assistito a fatti di cronaca, relativamente alla violenza sulle donne, che indicano quanto sia necessario affrontare anche questo tema con il supporto di professionisti. Del resto il disagio mentale abbraccia uno spettro ampio della società, a partire dai giovani per arrivare agli anziani, tanti di questi soli.

 

Qual è stata la base da cui si è mossa per presentare il ddl?

Ho studiato molto quello che altre Regioni, poche per la verità, avevano fatto sul tema. Mi sono recata personalmente in Piemonte confrontandomi con colleghi consiglieri regionali della Lega che già avevano presentato proposte di legge analoghe, riuscendo a far diventare il Piemonte regione pilota sul tema.

 

Come funzionerà il servizio di Psicologia di base in Sicilia?

Ben 200 psicologi verranno arruolati nella pubblica amministrazione regionale e presteranno servizio per il sistema sanitario della Sicilia attraverso il criterio della convenzione. Verranno inquadrati all’interno delle Aziende ospedaliere provinciali alla stessa stregua del Medico di famiglia e dei Pediatri di libera scelta. In pratica il sistema sanitario pubblico amplierà la sfera di azione in maniera gratuita anche per lo Psicologo di base che accompagnerà i soggetti che ne chiederanno l’intervento in un percorso terapeutico completo. Credo che questo rappresenti una conquista importante che risponde alle esigenze di tante famiglie, di tanti genitori e di tanti soggetti che sono ai margini della società. Sarà utile certamente a prevenire fenomeni di violenza che, sovente, vengono scatenati da persone apparentemente serene.

 

Come varrà gestita la convivenza tra le figure del Medico di famiglia, del Pediatra e dello Psicologo di base?

E’ evidente che ad oggi scontiamo ancora una difficoltà culturale nell’approccio con la Psicologia come scelta di intervento per valutare aspetti talvolta anche di natura medica. Ciò si è manifestato anche nei lavori preparatori del ddl, davanti alle perplessità dei colleghi. Sono certa però che un contributo fondamentale verrà inizialmente dai Pediatri, prima ancora che dai Medici di famiglia, ai quali spesso ci si rivolge per affrontare problematiche relative alla psiche dei nostri figli. E’ del tutto evidente che un disagio manifestato da un giovane può essere affrontato con maggiore tempestività. Con questa legge contribuiremo senz’altro a creare una nuova generazione per la quale l’attenzione sulla salute mentale sarà alta.

 

 

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