L’Associazione Acto Sicilia (Alleanza contro il Tumore Ovarico) ETS e AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, sezione di Siracusa) e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa, hanno organizzato un interessante convegno formativo e informativo dal titolo “La malattia oncologica in famiglia e il diritto all’oblio” nella Biblioteca Antonio Recupero C.O.A.-Palazzo di Giustizia di Siracusa.
Tema centrale del dibattito? In seguito all’emanazione della Legge 193/2023 sull’obblio oncologico e dei successivi decreti ministeriali, è stato ritenuto necessario fare il punto della situazione, organizzando questo convegno al fine di approfondire e rilevare gli importanti traguardi raggiunti, ma allo stesso tempo anche i limiti che ancora devono essere superati a tutela dei diritti dei pazienti oncologici e dei loro familiari.
L’avv. Annamaria Motta, presidente dell’Associazione Acto Sicilia, ha commentato: “E’ stato un convegno di formazione professionale, ma anche di sensibilizzazione rispetto all’attenzione da prestare alle malattie oncologiche, alle tutele del paziente e del caregiver”.
Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali della dott.ssa Veronica Milone, presidente della Sezione Famiglia del Tribunale di Siracusa; brevi interventi anche dell’avv. Antonio Randazzo, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa, dell’avv. Domenico Maravigna, presidente A.M.I del distretto di Catania, l’avv. Olga Diamante, presidente CPO di Siracusa e l’avv. Elisa Miccichè, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa e responsabile GiovAMI.
Convegno introdotto e moderato dall’avv. Patrizia La Vecchia, responsabile della Sezione Territoriale A.M.I. di Siracusa e dall’avv. Annamaria Motta, presidente dell’Associazione Acto Sicilia e socia AMI.
I relatori hanno approfondito nello specifico l’incidenza della malattia oncologica nell’ambito della sfera familiare, lavorativa, previdenziale, delle tutele del cargiver e le modifiche che sono state apportate nell’ambito dell’adozione dalla Legge 193/2023.
Sono intervenuti come relatori del convegno la dott.ssa Rosalia Montineri, giudice del Tribunale per i Minorenni di Catania, il prof. Piero Martello, già presidente del Tribunale del lavoro di Milano, la prof.ssa Pina Travagliante, ordinario dell’Università di Catania, la prof.ssa Giusy Scandurra, ricercatrice dell’Università Kore di Enna e direttore U.O.C. dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, l’avv. Lidia Timpanaro, componente Commissione Famiglia del C.O.A di Catania, l’avv. Raffaele De Vita, delegato della Cassa forense, la dott.ssa Sonia La Spina, psico-oncologa UOC Oncologia Medica Osp. Cannizzaro di Catania.
Nell’ambito dell’adozione da parte dei pazienti oncologici, è stata ribadita l’importanza di porre al centro della tematica il superiore interesse del minore e che accanto al rispetto dei parametri normativi individuati dalla Legge 193/2023 è d’imprescindibile importanza valutare anche “l’idoneità affettiva della coppia” che aspira a un’adozione.
La Legge sull’Oblio Oncologico seppur un importante traguardo per il nostro Paese è comunque una normativa che non può rimanere paralizzata rispetto anche alle evoluzioni della ricerca scientifica. Grazie ai passi avanti della ricerca, oggi infatti molte malattie oncologiche possono essere cronicizzate e pertanto in alcuni casi la lunga attesa del termine dei dieci anni può apparire sotto alcuni aspetti ancora discriminante.
Alla luce degli argomenti trattati e degli spunti di riflessione emersi durante il convegno, gli operatori del diritto intervenuti, hanno tutti rilevato la necessità di immediati costanti aggiornamenti delle disposizioni normative e dei decreti attuativi in materia di oblio oncologico, con particolare riferimento alle tabelle sulle patologie per le quali è previsto un termine ridotto per il maturarsi dell’oblio oncologico rispetto al limite dei dieci anni.