Palermo 25 gennaio 2025 – “Abbiamo apprezzato molto nella sua sobrietà istituzionale la chiarezza a tratti dura della relazione del presidente della Corte di Appello di Palermo. Una relazione che imporrebbe al governo una serie riflessione sulla via della controriforma della magistratura”, dichiara il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo, che oggi ha portato la solidarietà del mondo del lavoro ai magistrati che hanno protestato davanti all’aula magna della Corte d’Appello con le toghe indosso e il testo della Costituzione in mano, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Abbiamo apprezzato inoltre – aggiunge Ridulfo – i passaggi della relazione sul mondo del lavoro e sulle ingiustizie che richiedono l’intervento di una magistratura forte e indipendente soprattutto davanti ai poteri economici che sfruttano le persone mettendo a rischio il lavoro e la vita”.
In particolare, Ridulfo ha accolto con favore lo spazio dedicato all’argomento e la parte dedicata dal presidente Matteo Frasca alle “macabra successione di morti sul lavoro”, tragedia spesso sottovalutata e sintetizzata nell’espressione “morti bianche”, a sottolineare l’assenza di responsabilità e di un’efficace attività di prevenzione che coinvolga i datori di lavori oltre che di un adeguato sistema di vigilanza predisposto dalle istituzioni. Argomenti che stanno alla base di uno dei quesiti referendari della Cgil su cui si voterà in primavera.
La Cgil Palermo ha voluto far sentire la sua presenza accanto ai magistrati contro l’ennesimo progetto di riforma della giustizia del governo “in senso autoritario” quale quello della separazione delle carriere di giudici e pubblici ministeri. E ha sottolineato, condividendole, le parole usate dal presidente Matteo Frasca su una controriforma “che riporta indietro l’orologio della storia con l’obiettivo della normalizzazione della magistratura, sul presupposto di un presunto straripamento dei suoi poteri”.
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