“I vili atti intimidatori compiuti ai danni di un imprenditore di Altofonte ci indignano e ci preoccupano fortemente perché sono chiari ed evidenti segnali, anche e soprattutto nelle modalità in cui sono stati eseguiti, di chiara matrice mafiosa che non possono essere assolutamente sottovalutati”. Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca e il segretario provinciale della Filca Cisl Palermo Trapani, Francesco Danese, commentando la notizia del ritrovamento della testa mozzata di un cavallo sul sedile di un escavatore in un cantiere di un imprenditore di Altofonte, che ricorda la scena del film “Il padrino”. Nell’esprimere solidarietà all’imprenditore vittima del barbaro gesto, ci auguriamo -continua la nota – che la magistratura e le forze dell’ordine facciano presto luce su quanto accaduto e soprattutto non si abbassi la guardia e chiediamo che venga garantito il giusto supporto ad un imprenditore che non può essere assolutamente lasciato da solo perché siamo sicuri che non si lascerà certamente intimidire da questi gesti ignobilima speriamo che venga messo nelle condizioni di poter proseguire il proprio lavoro serenamente, assicurando i responsabili alla giustizia”.

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