Inceneritori, Marano (M5s): “Uno a pochi km da piazza Duomo a Catania, una follia”

La parlamentare regionale ha partecipato oggi al sit-in di protesta che si è svolto davanti Palazzo d’Orléans per dire no ai due impianti la cui realizzazione è prevista a Palermo e a Catania.

“Oggi siamo scesi in piazza insieme ai cittadini per lanciare un grido d’allarme e il Movimento Cinquestelle è al loro fianco per dire no alla scelta folle di cercare negli inceneritori una soluzione all’annoso problema dei rifiuti”.

Lo ha detto Jose Marano, deputata regionale M5s, partecipando al sit-in di protesta di questa mattina, organizzato davanti a Palazzo d’Orléans.

“Uno di questi inceneritori dovrebbe sorgere a Catania, a pochi chilometri da Piazza Duomo– spiega Marano – e ciò è inaccettabile. Catania già paga la Tari più alta d’Italia e ora dovrebbe pure subire la combustione dei rifiuti a pochi passi dalla città. Gli inceneritori sono un progetto anacronistico, antieconomico, ma non solo. A parlare di impatto sull’ambiente sono gli studi scientifici, quindi non sarebbero proprio così a impatto zero come dicono”.

“Per contrastare i cambiamenti climatici – prosegue – il Parlamento europeo ha approvato la Legge europea sul clima che innalza la soglia di riduzione delle emissioni nette di gas serra portandola ad almeno il 55% entro il 2030. Il progetto del governo regionale, invece, va da tutt’altra parte. Non possono essere i siciliani a pagare sempre il prezzo più alto e oggi lo abbiamo detto a gran voce con decine di associazioni.

“I dati contenuti nel Piano Rifiuti, in primis il costo stimato di 800 milioni di euro per la realizzazione degli inceneritori – conclude la deputata – non sono frutto di un’analisi approfondita. In ogni caso tutti questi soldi non andrebbero sprecati così ma spesi in politiche di riduzione della produzione dei rifiuti, del riuso dei materiali, del riciclo e del riutilizzo, che è esattamente quello che ci chiede l’Europa e che esattamente la direzione opposta rispetto a quella imboccata con il Piano Rifiuti da questa maggioranza di governo”.


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