L’evento, dal titolo “Incontri Mediterranei” vuole favorire lo scambio e il confronto tra donne di tradizioni diverse, promuovendo iniziative di dialogo interculturale”.
Tre giorni di appuntamenti con al centro il ruolo della donna nei paesi del Mediterraneo. È questo il focus della prima edizione dell’evento “Incontri Mediterranei”, organizzato da AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), che si terrà a Palermo dal 26 al 28 novembre. “Attraverso questo evento AICCRE intende sostenere e contribuire a far conoscere i processi di emancipazione femminile ai fini della sicurezza e dello sviluppo del Mediterraneo, nella convinzione che il contributo delle donne all’edificazione di società aperte ed inclusive, quindi più democratiche e libere, sia determinante” afferma la presidente dell’associazione Milena Bertani.
Martedì 26 novembre, a Palazzo dei Normanni, si terrà il primo incontro dal titolo “Il ruolo emergente delle donne nei Paesi del Mediterraneo” con i videomessaggi della Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e della vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno. Fra le relatrici diverse esponenti della politica e della cultura e della società dei paesi del Mediterraneo. Mercoledì 27 novembre, sempre a Palazzo dei Normanni, l’incontro dal titolo “Il contributo femminile nei cambiamenti culturali”. Il 28 novembre la chiusura di “Incontri Mediterranei” con un sentito omaggio, da parte di tutta la delegazione internazionale, alle vittime della mafia, con la visita al Museo Stazione 23 Maggio.
“È difficile considerare il Mediterraneo come un insieme coerente senza tener conto delle fratture che lo dividono, dei conflitti che lo lacerano: Palestina – Israele, Libano, Cipro, i Balcani Occidentali, Grecia – Turchia, Algeria; incidenti che affondano le loro radici in altre guerre più lontane, come quelle dell’Afghanistan o dell’Iraq – si legge nel documento di presentazione di Incontri Mediterranei-
L’ampliamento dei confini induce l’Unione Europea deve far riflettere sia sulla propria identità che sul proprio rapporto con il resto del mondo, a partire dai paesi e dalle regioni a lei più vicini dal punto di vista geografico. La politica di vicinato esprime in modo fecondo questa visione: fare dell’Unione un elemento in buone relazioni di vicinato – avente anche la responsabilità specifica di essere il polo di stabilità di questo vicinato, creando le migliori relazioni. La politica di vicinato, auspicata dall’Unione apre la strada ad un progresso fondamentale e offre l’opportunità al tempo stesso di ottenere una maggiore efficacia politica e di porre l’essere umano al centro del rapporto euromediterraneo, ricordando che, in questo processo, più della metà degli attori sono donne.”
“Non si può parlare di emancipazione e crescita culturale nell’area del Mediterraneo se la donna non è chiamata a giocare appieno il proprio ruolo – afferma il segretario Generale Aiccre Sicilia e sindaco di Capaci, Pietro Puccio. – Va sottolineato quindi che, sebbene da prospettive diverse, la questione della valorizzazione delle donne è dibattuta sia in Europa che nel mondo musulmano. Attraverso questo evento vogliamo quindi favorire lo scambio e il confronto tra donne di tradizioni diverse, promuovendo iniziative di dialogo interculturale”.