Daniele Ciprì, ancora una volta, contro il cinema italiano: «Paola Cortellesi con “C’è ancora domani” ha girato un filmettino. In “Diamanti” di Ferzan Ozpetek ci stanno troppe donne. “Partenope” di Paolo Sorrentino non mi è piaciuto. “Vermiglio” di Maria Del Pero, lo promuovo, anche se non l’ho visto. Salvo Ficarra in “Zorro” mi è piaciuto, ma io abolirei tutte le serie televisive».
Carezze e stilettate che il regista, sceneggiatore e direttore della fotografia palermitano ha espresso nella puntata 62 di “Egoriferiti”, il podcast disponibile su YouTube e Spotify tutti i giovedì dalle 21.
YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=OLeTztNXODE&t=8832s
“Egoriferiti” è la conversazione tra un ospite e le sue due coscienze – rappresentate dal regista Giuseppe Cardinale e dal giornalista Vassily Sortino – alla ricerca del punto più sincero del proprio essere.
Ciprì, percorrendo la sua carriera, dalle tv locali a essere un punto di riferimento tecnico per il cinema italiano e umano per molti giovani che si avvicinano al mondo delle pellicole, non si è risparmiato in critiche anche verso il collega Franco Maresco, con cui ha condiviso anni di carriera: «Non potremmo lavorare – ha detto – mai più insieme. Troppe cose ci dividono ormai».