Ogni anno, il Giovedì Santo a Caltanissetta non è solo una ricorrenza religiosa: è un richiamo potente alle radici, alla storia e all’identità di un popolo. In questa giornata, la città si trasforma in un luogo sospeso tra sacro e spettacolo, dove la devozione popolare prende forma nei dettagli della “Processione delle Bare“, una delle manifestazioni più sentite della Settimana Santa nissena. È un appuntamento che unisce la comunità, mobilita i quartieri e accende i ricordi anche di chi vive lontano.

In questo contesto denso di significati, riportiamo l’intervista all’Assessore all’Identità Nissena, Pierpaolo Olivo, per approfondire il valore culturale e spirituale di questo evento che affonda le sue radici nella tradizione ma che ogni anno si rinnova con emozione e partecipazione. 

“Atteso per oltre un anno il giovedì Santo con la processione delle bare, segna uno dei momenti più intensi delle celebrazioni della Settimana Santa di Caltanissetta, la città –spiega Pierpaolo Olivo – per l’occasione, si trasforma ancora una volta in un grande palcoscenico carico di suggestioni, emozioni e profondo senso di appartenenza. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi da tempo vive lontano, sente un richiamo viscerale verso la propria terra. Il legame tra i disegni e la storica processione del levare si rinnova con forza ogni anno, in un rito che affonda le radici nella devozione popolare e rappresenta un momento corale, che coinvolge l’intera comunità. Il fermento comincia fin dalle prime ore del mattino e prosegue per tutta la giornata, in un crescendo che culmina con l’arrivo della sera, quando gli imponenti gruppi scultorei raffiguranti le scene della Passione iniziano il loro cammino solenne. Il corteo si snoda tra le vie storiche del centro cittadino e, in corrispondenza delle soste previste lungo il tragitto il cielo si accende delle luci e dei colori dei fuochi pirotecnici, in un clima quasi di festa che lentamente cede il passo al silenzio, preludio al raccoglimento e alla riflessione del Venerdì Santo. Anche questa è una sorta di festa. Sono attesi numerosi turisti attratti da un evento che unisce fede, tradizione e forte impatto visivo. Per chi arriva da fuori, la Settimana Santa nissena è l’occasione per vivere da vicino un’esperienza autentica e scoprire una Sicilia diversa, quella dell’entroterra, fatta di storia, spiritualità e accoglienza.  

E poi aggiunge: “Invito tutti a venire a Caltanissetta per assistere a questo momento, perché veramente sono certo che lascerà un segno nel cuore di chi viene a visitare quest’anno, ad assistere a questa manifestazione, perché è una manifestazione unica, riconosciuta tra le più suggestive d’Italia. E questo può essere un momento pure non solo per assistere alla Settimana Santa, ma anche per visitare le tante bellezze, le tante peculiarità che questo territorio offre”.

 

 

 

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