Il Conservatorio Alessandro Scarlatti presente con l’Orchestra Barocca dei Conservatori Italiani alla XVI Edizione del Roma Festival Barocco

Il Conservatorio di Palermo “Alessandro Scarlatti” presente al settimo appuntamento della XVI Edizione del Roma Festival Barocco con l’Orchestra Barocca dei Conservatori Italiani, di cui ne è sede amministrativa e organizzativa. L’evento in programma “Antonio Caldara (1670 – 1736): Maddalena ai piedi di Cristo”, avrà luogo alla Basilica di San Pietro in Vincoli ad ingresso libero, venerdì 8 dicembre alle ore 19.00.

 

L’Orchestra Barocca dei Conservatori Italiani affronta repertori del barocco europeo che spaziano dalla musica profana a quella sacra eseguendo musiche di grandi autori come anche di compositori meno noti, con rare – se non prime – esecuzioni con un costante riscontro di pubblico. Dalla sua costituzione prosegue con successo la sua attività concertistica, invitata a festival e stagioni musicali come il Festival dei Due Mondi, i Pomeriggi musicali di Milano, il Roma Festival Barocco, ed è stata guidata da direttori di grande prestigio, tra i quali Enrico Onofri, Rinaldo Alessandrini, Enrico Gatti e Toni Florio. L’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori è un progetto sostenuto dal Ministero dell’Università e Ricerca, Segretariato generale. Ha debuttato ufficialmente il 30 aprile del 2016 a Palermo presso la Chiesa di San Mamiliano ed ha proseguito con successo la sua attività con diverse iniziative che l’hanno vista protagonista presso importanti Festival.

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Antonio Caldara (1670 – 1736): Maddalena ai piedi di Cristo” personaggi e interpreti: MADDALENA, soprano: Jin Jiayu MARTA, soprano: Elena Finelli CRISTO, tenore: Roberto Manuel Zangari AMOR TERRENO, alto: Asia Trifari AMOR CELESTE, alto: Elisabetta Ricci FARISEO, basso: Antonino Arcilesi.

Enrico Onofri, direttore Orchestra Barocca dei Conservatori Italiani.

Violini I Rossella Croce, Lola Ottoni Eleonora, Zanne Giuditta Meldolesi. Contrabbasso Matteo Coticoni. Violini II Sinni Ricci, Daniele Rotilio Gilberto Ceranto jr Veronica Berardi. Tiorba Giorgia Zanin. Viole Raffaele Nicoletti, Chiara Sartorato. Clavicembalo Simone Pierini. Violoncelli Cristina Vidoni, Federico Immesi Organo Daniela Lopez Quesada.

 

Sebbene l’Oratorio nasca con l’intento di promuovere i nuovi ideali religiosi controriformistici ‘fra le genti’, unendo momenti musicali e riflessione spirituale, nel corso del Seicento assume sempre più una finalità esclusivamente musicale. Una ‘laicità’ che, in piena autonomia estetica, tende ad inglobare gli effetti stilistici di forme e generi evoluti con l’avvento della ‘seconda prattica’ (cantata, recitativo, aria). Sviluppo formale ed estetico-musicale che, tuttavia, non rinuncia ai testi sacri o morali: la ricchezza delle immagini contenute nelle affascinanti storie bibliche, sono canovacci di grande fascino e, al tempo stesso, preziosi suggerimenti per disegnare con le fantasiose tecniche compositive del tempo mirabili affreschi sonori. Antonio Caldara (c1670-1736) è fra gli i autori più importanti del secolo ed autore di circa 43 Oratori. Proprio in questo nuovo genere riesce a coniugare sapientemente le raffinate forme strumentali di scuola veneziana con la vibrante vocalità napoletana. Un connubio che si esplicita vividamente nell’Oratorio di ‘Maddalena ai piedi di Cristo’, eseguito per la prima volta a Venezia nell’anno 1700. Il testo di Ludovico Forni, rimaneggiato rispetto a quello giù usato da Gasparini nel 1690, viene musicato con una successione di arie, talune accompagnate dal solo ‘continuo’ altre con strumenti, ed arricchito da una scrittura orchestrale che taluni amano ricordare come una delle più fantasiose del tempo, tanto da richiamare gli effetti orchestrali della grande stagione haendeliana.

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