Ci sono voluti ben 23 anni ma, come lo definì il filosofo francese François-Marie Arouet, meglio conosciuto come Voltaire: “il tempo è un galantuomo e rimette a posto tutto”.
Ed è così che, dopo quasi un quarto di secolo, domani mattina al Foro Italico Umberto I di Palermo, verrà posta la prima pietra del “Monumento ai caduti del Mare”.
Uno sforzo che ha visto il suo primo tentativo proprio ad inizio dell’anno duemila grazie alla caparbietà dell’ingegnere STV Claudio Longo, presidente del Gruppo di Palermo dell’ANMI (Associazione nazionale Marinai d’Italia), battutosi con forza affinché anche la “Città tutto porto” avesse di diritto un monumento interamente dedicato a tutti i marinai caduti nel corso dei secoli.
La sola Palermo, con 802 caduti (1070 inclusa la provincia) paga un prezzo altissimo di eroi che non hanno più fatto ritorno a casa. Sono 4886 i marinai siciliani caduti in mare su un totale nazionale di 31347. Senza contare gli oltre 2300 civili morti sotto i bombardamenti nei quartieri viciniori al porto del capoluogo isolano.
Ritornando all’evento in programma domani al Foro Italico, sarà una emozionante cerimonia di posa della prima pietra alla quale, oltre a tutti i soci dell’Anmi, sono state invitate a partecipare le più alte cariche civili e militari, associazioni e tutti i cittadini.
L’importante momento si inserisce nel contesto del “New water front” della città di Palermo voluto dal presidente dell’Autorità del Sistema portuale della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, iniziato con la rivalutazione di tutta la zona del porto della capitale della più grande isola del Mediterraneo, “perché dalla città si possa godere il suo porto e il mare”.
Il programma della cerimonia di posa della prima pietra avrà inizio alle 10,30.
Luogo: Foro Italico Umberto I, Foro Italico Umberto I, PALERMO, PALERMO, SICILIA