Trecastagni, 18 novembre 2024. «Dal 2020 è socia fondatrice e presidente dell’Associazione di promozione sociale Chiarìa, con la quale ha ottenuto la gestione del punto base per l’escursionismo del Parco dell’Etna di Casa della Capinera. In questo ruolo, insieme agli attivissimi soci dell’associazione, ha subito avviato tutta una serie di iniziative, andando ben oltre il perimetro del sito assegnato da parte dell’Ente Parco e riuscendo a coinvolgere l’amministrazione comunale e decine di sodalizi diversi in una ampia e approfondita azione valorizzazione del sito verghiano di Monte Ilice». Queste parole sono uno stralcio della motivazione con cui ieri sera, durante il partecipato evento conclusivo delle Giornate Verghiane organizzate dalla Fondazione Trecastagni Patrimonio dell’Etna è stato conferito a Chiara Trifilò, presidente di Chiarìa Aps, il premio Etna-Monte Ilice – Custodi del territorio (l’altro premio “Etna – Monte Ilice 2024” è andato alla professoressa Sarah Zappulla Muscarà, curatrice dell’opera omnia di Ercole Patti).
La Fondazione ha, infatti, voluto rinnovare l’atto di ringraziamento e gratitudine a personaggi del mondo letterario e dell’associazionismo che dimostrano di avere a cuore il territorio di Trecastagni e che si spendono per tutelare e valorizzare la cultura e il patrimonio della comunità.
I rappresentanti della Fondazione hanno sottolineato l’apporto di Chiara Trifilò, europrogettista e ideatrice e direttrice di qualificati progetti di animazione sociale “che in breve tempo, animata da grande entusiasmo e non comuni capacità progettuali, ha saputo imprimere una svolta alla gestione del punto base per l’escursionismo di Casa della Capinera, avviando – tra l’altro – una iniziativa di riqualificazione dell’intero comprensorio”. “Con instancabile entusiasmo e competenza professionale – prosegue la motivazione del premio Custodi del territorio – ha inoltre istruito il progetto Matre Terra, cui ha aderito anche la Fondazione Trecastagni Patrimonio dell’Etna, con il quale ha partecipato a un bando nazionale lanciato dalla Fondazione Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto è risultato l’unico finanziato in Sicilia con il bando del 2023 e mira a restituire bellezza al sito di Monte Ilice con una iniziativa di land art. Grazie a lei e a tutti i soci di Chiarìa, il sito verghiano di Monte Ilice sta diventando un modello e un punto di riferimento per chiunque voglia intraprendere un’azione di recupero e di valorizzazione del paesaggio rinaturalizzato”.
Emozionata e profondamente toccata da questo riconoscimento, dal canto suo, Chiara Trifilò ha voluto condividere il premio con tutti i soci di Chiarìa che concorrono alla custodia di Monte Ilice sottolineando quanto sia importante il lavoro di squadra che permette di tutelare e valorizzare il bosco di Casa della Capinera e la sua conoscenza. “E’ vero che i luoghi hanno un’anima e Monte Ilice ha rapito il nostro spirito e si prende cura di noi più di quanto noi di lui. È un luogo magico, che risveglia il nostro rapporto profondo con la Natura, che stimola la nostra Biofilia. Un luogo di memoria storica, letteraria, antropologica. Da Casa della Capinera e Monte Ilice sono tantissime le attività di immersione profonda in natura che proponiamo, rivolte alle scuole, famiglie, singoli individui, persone normalmente escluse da tali esperienze. Venite a visitare questi luoghi magici, a un passo dalla città. Sapranno riportarvi a Casa, sapranno ricondurvi al cuore”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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