Giornata mondiale per l’eliminazione del tumore alla cervice uterina

La Giornata mondiale per l’eliminazione del tumore alla cervice uterina, che si celebra domenica in tutto il mondo, è dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione sui tumori generati dal Papilloma Virus Umano (HPV), agente virale composto da circa duecento genotipi.

Esperti di sanità pubblica, istituzioni sanitarie e scolastiche regionali si sono confrontate sui temi della prevenzione, ieri, a Villa Malfitano, in una giornata che ha visto impegnati l’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, l’Università di Palermo-ProMise, con il contributo non condizionante di MSD.

Alcuni genotipi rivestono un ruolo importante nell’insorgenza del carcinoma della cervice uterina.

In Sicilia, la copertura vaccinale contro l’HPV è inferiore rispetto ad altre regioni italiane e i fattori che influenzano le scarse coperture possono essere molteplici. Esiste una bassa consapevolezza del rischio, spesso da parte dei genitori, ma anche di adolescenti non pienamente informati sull’efficacia della vaccinazione quale strumento preventivo.

Ogni anno, in Italia, si stimano intorno a 2.500 nuovi casi di carcinoma del collo dell’utero e circa 185 in Sicilia, con una prevalenza crescente nelle giovani donne.

Dagli esperti si consiglia la somministrazione del vaccino dal compimento degli 11 anni, in modo da proteggere prima dell’inizio dell’attività sessuale.

In Sicilia, i tassi di mortalità per tumore al collo dell’utero, seppure in decremento, rimangono più elevati che nel resto del Paese.

Il numero medio annuale di decessi è pari a 272 e quello dei ricoveri ospedalieri ordinari, nel triennio 2021-2023, di circa 1.000.

“Occorre riconoscere l’importanza cruciale della prevenzione dell’HPV – dice Giovanna Volo, Assessore della Salute della Regione Siciliana – un virus che può portare a gravi conseguenze sanitarie, tra cui il cancro alla cervice uterina. È fondamentale aumentare la consapevolezza sulle vaccinazioni e promuovere programmi informativi nelle scuole”.

Per Giovanni Corsello, Ordinario di Pediatria all’Università di Palermo, è necessario diffondere la cultura delle vaccinazioni nella popolazione, per aumentare le percentuali di copertura e favorire l’immunità di comunità. Le scuole – dice Corsello – devono essere incluse in percorsi di promozione della salute, in particolar modo per quei vaccini, come l’anti HPV, onde ottenere un abbattimento significativo della circolazione del virus nella popolazione e delle patologie HPV correlate, anche in età adulta, comprese quelle neoplastiche nei soggetti di sesso femminile e maschile. Il ruolo dei pediatri è importante per aumentare nelle famiglie la consapevolezza della necessità e della sicurezza vaccinale.

Le attività volte ad aumentare le adesioni alle vaccinazioni contro l’HPV si fondano su una cooperazione tra diverse professionalità del settore sanitario, mirata a contrastare la disinformazione e a dissipare le incertezze che frequentemente affrontano i giovani e le loro famiglie.

“Risulta evidente che ogni sforzo in tema di azione di programma – dice Salvatore Requirez, Dirigente Generale del Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana – debba tassativamente prevedere una decisa azione formativa, che coinvolga le classi di età inferiore a quelle del target previsto dalle linee guida e dagli indirizzi ministeriali. Si tratta, in altre parole, di condividere la corretta e consapevole percezione del problema, anche tra le donne, in apparente buona salute, che guardano alla prevenzione secondaria come a un passaggio accessorio e burocraticamente inteso come inefficace. È di tutta evidenza, che i riscontri patologici che ne originano costituiscono uno dei più solidi capisaldi al contrasto all’infausta storia naturale del tumore della cervice uterina”.

L’attuazione di campagne informative specifiche può favorire una maggiore consapevolezza riguardo ai rischi legati all’HPV e ai vantaggi della vaccinazione.

Marcello Ciaccio, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo, afferma che attualmente, sono disponibili vaccini che proteggono contro 9 varianti del virus, ma sono in corso sperimentazioni per sviluppare vaccini con una copertura ancora più ampia, in grado di proteggere da tutte le tipologie di HPV associate ad un maggiore rischio di sviluppare neoplasie. “La Scuola di Medicina e Chirurgia – dice Marcello Ciaccio – ha un ruolo fondamentale sia garantendo ai futuri medici una formazione appropriata con piani di studio adeguati alle attuali necessità sanitarie, sia sensibilizzando gli studenti all’importanza della prevenzione, che rappresenta il principale obiettivo della Medicina del terzo millennio. La Facoltà di Medicina dell’Università di Palermo ha già avviato numerose attività di formazione e divulgazione sull’importanza delle vaccinazioni, quali congressi, seminari e giornate dedicate all’argomento”.

“Sono molteplici le categorie di persone che hanno diritto alla somministrazione del vaccino in maniera del tutto gratuita o con una conveniente compartecipazione al costo per il suo acquisto e la somministrazione – afferma Antonino Magliocco, Medico di Medicina Generale –. È compito dei medici di famiglia fornire, a chiunque ne possa usufruire, informazioni circa l’opportunità di essere vaccinati e sulla efficacia e sicurezza della vaccinazione contro HPV e trasmettere l’idea che sconfiggere un cancro con una semplice vaccinazione sia una fantastica opportunità”.

Per Antonio Maiorana, Direttore dell’Unità di Ginecologia e Ostetricia dell’ARNAS Civico di Palermo, se da una parte il tumore della cervice uterina si può prevenire con la vaccinazione anti-HPV, dall’altra le lesioni precancerose possono essere trattate tempestivamente, prima che evolvano in carcinoma, se diagnosticate precocemente, attraverso lo screening rappresentato dal pap test e/o dall’HPV test DNA. Il ruolo del ginecologo rimane fondamentale, non solo per il trattamento, ma anche per la prevenzione del cervicocarcinoma.

La scuola? “È il luogo privilegiato per costruire la consapevolezza che per battere il cancro serve l’aiuto di tutti – afferma Marcello Li Vigni, Dirigente Tecnico Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia – e, soprattutto, l’apporto dei giovani e della loro grande energia. La scuola in questo percorso di sensibilizzazione gioca un ruolo importante, favorendo e veicolando tutti i messaggi di conoscenza, prevenzione e sensibilizzazione, in modo da portare le nuove generazioni verso la piena consapevolezza dell’importanza della prevenzione”.

In Sicilia il vaccino anti HPV viene offerto gratuitamente a ragazzi e ragazze al compimento dell’undicesimo anno di vita, alle ragazze nate a partire dal 1996 e per i ragazzi a partire dal 2003, alle ragazze di 25 anni in occasione della chiamata al primo screening per la citologia cervicale, se non vaccinate in precedenza, ai soggetti con lesioni genitali attribuite ad infezione da HPV, a uomini che fanno sesso con altri uomini, a soggetti con infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV).

A prezzo agevolato alle donne nate dal 1995 al 1974, agli uomini nati dal 2002 al 1993, per le donne fino a 45 anni e per gli uomini fino a 26 anni. Gratuitamente per tutti, donne e uomini, su prescrizione medica, su richiesta del Medico di Medicina Generale e/o specialista (pediatra, ginecologo).

 

 

 

 

 

Luogo: PALERMO, PALERMO, SICILIA

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