È abituata a bruciare le tappe. Alta un metro e tanta voglia di suonare, Giada Verderame, palermitana di appena 8 anni, si è affacciata presto, prestissimo alle Arti.
Non ha ancora quattro anni quando incomincia a frequentare, presso il Centro Studi Danza Ars Movendi di Palermo, un corso di danza classica.
A sette anni è ammessa al Coro di Voci Bianche dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, con cui esordisce immediatamente con un concerto di stagione dopo qualche settimana dall’ammissione. A seguire il concerto nell’ambito della 65a Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale, il concerto di Natale 2023, l’opera per ragazzi Brundibár, il concerto inaugurale della stagione estiva “Solstizio d’estate / Notte europea della Musica A Peace Pop Songbook” per coro di voci bianche, voci recitanti e orchestra, il concerto “Rosa Rosae la Santuzza” di Giuseppe Moschella, Evento speciale per il 400° anniversario del Festino di Santa Rosalia.
Ma galeotta fu l’uscita didattica che la sua maestra Cinzia, in prima elementare, propose al Politeama Garibaldi, proprio nei giorni in cui spegneva le sei candeline. Sul palcoscenico spiccava uno splendido pianoforte a coda. Ed è stato subito amore a prima vita. Mamma, papà! Voglio studiare musica! Voglio studiare pianoforte!
I genitori la accontentano e così, a sei anni, la iscrivono al corso di pianoforte dell’Associazione Musicale Praeludium: quell’amore sbocciato si trasforma, grazie alle lezioni delle maestre Federica e Stefania, in studio vero e proprio, con le maestre che si prodigavano a trasmetterle le nozioni e i buoni consigli. Gli stessi insegnanti le suggeriscono di partecipare a qualche concorso musicale, per testare le sue reali capacità e potenzialità davanti a giurie tanto prestigiose quanto imparziali Risultato? Primo premio sia al Concorso Nazionale “Peppuccia Linares Villani” di Mazara del Vallo che al Concorso Internazionale Musicale “Valle dello Jato” di Partinico.
Non paga dei brillanti successi ottenuti, decide di partecipare agli esami di ammissione ai Corsi di Formazione Iniziale del Conservatorio di Musica Alessandro Scarlatti di Palermo.
Il giorno dell’esame, Giada e i suoi genitori scoprono che i candidati sono tantissimi e tutti notevolmente più grandi di lei, non soltanto anagraficamente ma anche musicalmente parlando.
Eppure. Eppure all’esame mantiene la calma e la sua abituale disinvoltura. Su trentasei candidati, Giada sbaraglia e sorprende tutti, classificandosi settima.
A ottobre inizierà quindi a frequentare il primo anno della Scuola di Pianoforte e sarà guidata nella sua maturazione non solo musicale, ma anche di bambina che pian piano si affaccia alla musica importante.
“Possiede una musicalità innata e una naturalezza nel suonare lo strumento che sono davvero fuori del comune”, dicono le sue maestre, “farà sicuramente, una bella e prestigiosa carriera”.
“Studio pianoforte per realizzare un semplicissimo sogno”, racconta, “voglio calcare le scene del Teatro Massimo di Palermo. E ricordare ai miei coetanei il vero valore della musica. Quando suono non penso a null’altro che alle note che nascono dalle mie dita, sono nel mio mondo”.
Insomma, ci sono tutte le premesse perché la storia di questa vera bambina prodigio diventi in futuro quella di una professionista affermata, di cui sicuramente Palermo e il suo Conservatorio potranno andare fieri.
Perché lo studio della musica, anche per chi ha doti innate e un talento precoce come la piccola Giada, ha bisogno di una crescita che solo il tempo e l’impegno assiduo possono assicurare.