Con alberghi e strutture ricettive piene in tutto il comprensorio, la Sagra della Spiga si conferma uno degli attrattori turistici principali delle Madonie, grazie soprattutto al Corteo di Demetra che ogni anno richiama a Gangi migliaia di persone. Più di 7 mila le presenze stimate quest’anno lungo il percorso circolare che cinge come una corona il centro storico di Gangi e che fa da palcoscenico naturale alla sfilata che, in uno spettacolare intreccio di storia, mito e leggenda, celebra in modo assolutamente unico il ciclo del grano ed il ringraziamento per il raccolto.
“È stata una bellissima e partecipata Sagra della Spiga – afferma il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – Questa festa funziona perché noi gangitani ce l’abbiamo nell’anima e, per fortuna, abbiamo una Pro Loco, che è la titolare della manifestazione, che ogni anno la organizza con grande con passione. Ci sono anche nostri concittadini che, proprio nei giorni antecedenti alla Sagra, tornano a Gangi e sacrificano parte delle loro vacanze per contribuire volontariamente alla buona riuscita della festa. Ecco, il volontariato ed il senso di comunità che questa manifestazione riesce a sprigionare nei gangitani è sicuramente la grande forza della Sagra della Spiga.”
“Dai numeri che abbiamo, anche quest’anno il Corteo di Demetra si conferma uno dei cortei più e seguiti a livello siciliano – afferma il presidente della Pro Loco Marco Puglisi – Parliamo di un evento storico, dopo il mandorlo in fiore è il corteo più antico di Sicilia, che ogni anno riesce a rinnovarsi mantenendosi però fedele a sé stesso, al suo profondo significato. La direzione artistica del Corteo, per il secondo anno consecutivo è stata affidata dal collettivo The Blaze, composto interamente da giovani ragazzi che mettono a disposizione della nostra comunità tutte le loro competenze e il loro impegno, volontariamente, lavorando giorno e notte per offrire uno spettacolo che, anche attraverso la scelta di musiche e coreografie decisamente moderne, è riuscito ad avvicinare negli ultimi anni anche il pubblico di giovani che magari negli anni passati era meno interessato a questa tipologia di manifestazioni”.