Si terrà Martedì 14 gennaio 2025 alle ore 10:00, presso l’Aula Convegni del Senato della Repubblica (Via degli Staderari, 2, Roma), la presentazione del libro di Gaetano Armao, “Francesco Crispi e le riforme amministrative. Il primo intervento di riforma strutturale dello Stato”, Palermo University Press, 2025, giunto alla seconda edizione.
L’evento sarà presieduto dal Prof. Franco Gaetano Scoca, emerito di Diritto Amministrativo all’Università di Roma “La Sapienza”, mentre i saluti sono affidati al Sen. Raoul Russo, al Rettore dell’Università di Palermo Prof. Massimo Midiri, ed al Presidente del Consiglio Nazionale Forense Avv. Francesco Greco.
Seguiranno poi gli interventi del prof. Francesco Bonini, storico e Rettore della LUMSA, della prof. Maria Immordino, ord. di diritto amministrativo LUMSA-Palermo, del prof Aldo Sandulli, ord. di diritto amministrativo alla LUISS-Roma e presidente AIPDA (Associazione italiana dei professori di diritto amministrativo) e del Capo del Dipartimento delle Riforme Istituzionali prof. Gino Scaccia, anch’egli docente di diritto pubblico.
I lavori saranno moderati da Alessio Ribaudo, giornalista del Corriere della Sera, parteciperà l’Autore che è professore di diritto amministrativo al Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell’Università palermitana, delegato del Rettore per la condizione di insularità e direttore del Master in europrogettazione.
Il contributo analizza l’opera riformatrice dei governi guidati da Francesco Crispi (nell’arco temporale dal 1887 al 1896), fase cruciale per la modernizzazione dell’apparato amministrativo italiano. Viene esplorato il percorso che ha portato alla trasformazione strutturale dello Stato liberale, partendo dalla formazione giuridica e dagli studi pubblicati, passando per l’attività professionale e l’impegno politico di Crispi fino all’attuazione della progetto strategico di riforme dell’amministrazione.
Nel libro, tra l’altro, si evidenzia il grande contributo offerto dalla cultura giuridica e politica siciliana all’edificazione dello Stato e la rilevanza del primo intervento di riforma strutturale dello Stato su traiettorie che oggi si ripropongo: il rafforzamento del ruolo dell’esecutivo (oggi premierato), il decentramento (oggi regionalismo differenziato), la centralità della salute e delle politiche sociali.
Le riforme crispine mutano strutturalmente l’organizzazione del governo, degli enti locali, ampliano le funzioni pubbliche, in particolare nel settore sociale e sanitario, introducono la tutela giurisdizionale nei confronti dell’amministrazione, si spingono sino a prospettare, ma queste resteranno proposte legislative che vedranno la luce con l’avvento della Repubblica, un riassetto dell’organizzazione territoriale in prospettiva regionale ed una riforma del sistema agrario. Più che una “seconda unificazione”, come se si fosse trattato di completare il processo di trasfusione dell’ordinamento sabaudo in quello dello Stato unitario del 1865, le riforme crispine costituiscono, invece, il primo intervento di modifica strutturale dello Stato liberale attuato, seppur parzialmente, in breve tempo.
Il riemergere di una stagione proficua per riforme “di sistema”, per molti versi divenute ineludibili per la Repubblica, induce a volgere lo sguardo a quel che è accaduto in passato, cogliendone le esperienze e gli spunti più proficui, per affrontare le sfide, le tensioni, le controspinte che questa fase determina.
Per partecipare all’evento, i giornalisti e gli ospiti devono accreditarsi all’indirizzo: studioroma@armao.it
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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