Il mio lavoro mi permette di conoscere gente di ogni professione, cultura e ceto sociale, tutti vengono trattati con equa perequazione professionale senza distinzione di nessun tipo.
Negli ultimi anni assisto ad una decadenza ideologica senza precedenti, alcuni assistiti o contraenti si presentano non più per titolo o educazione; si presentano per cosa ” dicono” di avere, spesso beni e ricchezze esistenti solo nella propria testa. Non si capisce per quale motivo.
Per chi valuta le persone per ciò che sono, non certo per cosa hanno, o dicono di avere è inconcepibile e incomprensibile.
La cultura decadente identitaria e culturale gelese è anche questo.
Le elezioni sono vicine a breve, i candidati vincenti, sempre gli stessi, con la mentalità del non fare, ma del dire prenderanno posto per l’ennesima volta in municipio, altri cinque anni di nulla, che farà scendere il numero degli abitanti gelesi intorno a 60.000 residenti un danno all’economia e mercato immobiliare indicibile. Praticamente a breve a Gela ci saranno più immobili che abitanti, un immobile ogni due abitanti.
Se calcoliamo che a Gela stanno restando soltanto pensionati, criminali di basso livello e statali, il grave problema diventa una questione insormontabile per l’economia e PIL locale.
La spenta città, distrutta prima dalla mafia (ormai inesistente) dopo dall’antimafia, politica, e comunicatori, negli ultimi quarant’anni si è sorretta con i pilastri di cartone della falsità, diffamazione, ambiguità, arroganza; oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti; Gela sembra bombardata sia fisicamente che ancora in maniera più grave ideologicamente.
Certi che i vari amministratori non potranno fare altro che occupare un posto in municipio, il cittadino gelese chieda una legge speciale al Governo Nazionale.
Luogo: Studio Immobiliare, Berchet, 5, GELA, CALTANISSETTA, SICILIA