In una nota inviata al Presidente della regione, i sindacati siciliani del comparto forestale esprimono “rammarico” e “profonda delusione” per gli esiti degli ultimi due incontri col governo sulla riforma della forestale e annunciano per marzo lo sciopero generale dei forestali. “Due anni di trattative, tante promesse e impegni presi con le lavoratrici e i lavoratori e ora- scrivono i segretari di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Ui regionali Tonino Russo,

Adolfo Scotti e Nino Marino– il governo ci dice che non ci sono i soldi. Questo è irrispettoso- sottolineano- nei confronti dei lavoratori forestali ma- aggiungono- è anche il segno di un pericoloso disinteresse verso le tematiche ambientali”. Flai, Fai e Uila hanno convocato per il 14 febbraio gli esecutivi unitari per decidere sulle modalità del prosieguo della mobilitazione e per stabilire la data dello sciopero.

“Il contrasto allo spopolamento delle aree interne- sostengono i sindacati- al dissesto idrogeologo, ai cambiamenti climatici, alla siccità e agli incendi passa attraverso una seria riforma del settore forestale, guardando alla stabilizzazione dei lavoratori e a un progressivo ricambio generazionale sempre all’interno di una gestione pubblica del nostro patrimonio ambientale”. 

“Non ci rassegniamo- aggiungono Russo, Scotti e Marino -a vedere estinguere un intero comparto nell’attesa che l’ultimo forestale vada in pensione per decretare la fine della forestale pubblica in Sicilia”.


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