I segretari territoriali di Cisl e Ugl di Catania, Maurizio Attanasio e Giovanni Musumeci, sono stati ricevuti dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Sergio Parisi per un confronto sull’andamento di progetti e cantieri finanziati con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza o di risorse comunitarie. Un incontro, quello appositamente chiesto dai sindacati, presenti anche con il segretario provinciale della Filca Cisl Giuseppe Famiano e con il segretario provinciale della Fim Cisl Piero Nicastro, con il vice segretario e segretario della Ugl Scuola Giusy Fiumanò, con il segretario provinciale della Ugl Metalmeccanici Angelo Mazzeo e con il segretario provinciale della Ugl Pensionati Giovanni Giacalone, che si è trasformato in due ore di dialogo serrato e costruttivo su ciò che è stato realizzato e su quanto ancora dovrà essere portato a compimento. Una pioggia di soldi su Catania (circa 700 milioni, oltre al miliardo di euro circa previsto per l’interramento del tratto ferroviario da piazza Europa fino a piazza Borsellino) che nel giro di pochi anni dovrà rivoluzionare la città, riqualificando e valorizzando non solo il centro storico, ma anche nei quartieri più periferici dove un lavoro pubblico diventa pure un’opera per la crescita e la coesione sociale. “Vogliamo ringraziare l’assessore Parisi e il direttore della direzione Lavori pubblici del Comune di Catania, Fabio Finocchiaro, con il suo staff, per questa occasione che ci ha consentito di conoscere nel dettaglio i numerosi interventi già conclusi o in via di completamento, oltre quelli in fase di aggiudicazione alla ditta esecutrice e gli elaborati in attesa di gara d’appalto. Una opportunità unica per Catania, che Palazzo degli Elefanti sta cercando di sfruttare nonostante i tempi ristretti rispetto alle innumerevoli esigenze di recupero del territorio, anche grazie all’apporto di personale tecnico – amministrativo assunto a tempo determinato con risorse dedicate. Implementazione di dipendenti che il Comune reclamava da anni, ma non possibile a causa del blocco delle assunzioni, che adesso (con il Pnrr) invece si è rivelata strategica e proprio per questo ci auguriamo – sottolineano gli esponenti di Cisl e Ugl – possa trovare stabilità definitiva. Abbiamo apprezzato l’impegno che Amministrazione e uffici stanno quotidianamente dimostrando per evitare di far tornare indietro somme che difficilmente Catania ritroverà in futuro. Sul piano prettamente del lavoro – evidenziano Attanasio e Musumeci – abbiamo però ribadito due richieste cui teniamo particolarmente. La prima, legata ad un protocollo di legalità, riguarda l’impellenza di prestare massima attenzione soprattutto sui subappalti, mentre la seconda è mirata al controllo degli affidamenti a società e cooperative dei beni pubblici ristrutturati con finalità sociali. Sono tutte e due iniziative legate al rispetto dei contratti ed ai rapporti di lavoro con i dipendenti o soci, alla luce delle passate esperienze sicuramente non positive che si sono verificate in città e, su questo tema, abbiamo trovato piena disponibilità da parte dell’ente comunale. Abbiamo infine auspicato che il Comune possa ricevere più sostegno da Stato e Regione per l’edilizia popolare, considerato che 64 nuovi alloggi su Librino sono un palliativo, oltre che per l’ammodernamento degli edifici scolastici e l’incremento degli asili nido (solo 2 saranno consegnati), ma anche per cambiare il volto di quartieri come San Berillo vecchio e San Cristoforo. Infine – concludono i segretari territoriali di Cisl e Ugl Catania – abbiamo ribadito il bisogno estremo di lavori radicali per la Zona industriale, considerato che nonostante la crisi continua ad essere un polo attrattivo che va salvaguardato e garantito sempre in perfetto stato ad imprenditori e lavoratori. Vogliamo proseguire questo percorso intrapreso e già da oggi confidiamo di aggiornarci presto con l’assessore Parisi e con l’ingegner Finocchiaro (nonchè di vederci a breve anche con il sindaco Enrico Trantino), perchè come sindacati vogliamo offrire un contributo fattivo per la rinascita del territorio che per noi significa anche aumento dell’occupazione.”