“Emergenza acqua e rifiuti, disagi e costi per il consumatore e come superarli” è stato questo il titolo del convegno che, organizzato da Federconsumatori Palermo, si è tenuto questa mattina alla Sala delle carrozze di Villa Niscemi a Palermo.
“Abbiamo fatto nostro il disagio che vivono i consumatori palermitani, sia per l’emergenza acqua che per l’emergenza rifiuti – spiega Giuseppe Lo Bello, presidente provinciale di Federconsumatori Palermo – vorremmo che le aziende di gestione e le partecipate del Comune facessero pressione affinché acquistiamo la cultura della ricerca, del lavoro, dell’efficienza, dell’efficacia e dell’abbattimento dei costi. Vorremmo, in quanto rappresentanti dei consumatori, aprire un tavolo, un confronto con questi enti perché Palermo possa avere gli stessi servizi delle altre città italiane o d’Europa”.
Secondo Il 14esimo report nazionale Servizi e tariffe dei rifiuti curato da Federconsumatori nazionale, in con collaborazione con l’Istituto Studi sul Consumo, nelle città metropolitane e nei comuni, nel 2022, il dato nazionale per la raccolta differenziata si è attestato al 65,2%. La regione più virtuosa è stata il Veneto con il 76,2%, segue la Sardegna con il 75,9%, mentre la regione Sicilia è al 51,5%. La Sicilia si classifica tra le ultime, per la capacità di raccolta differenziata e di riuso del rifiuto. Palermo, ancora peggio, è l’ultima città metropolitana con il poco più del 20% nel 2023. “La città di Palermo, nel 2022 – sottolinea Lo Bello – con una popolazione di 630.167 abitanti ha prodotto rifiuti urbani pari a 354.036 tonnellate, cioè 561,8 Kg. per abitante e ha differenziato 53.670 tonnellate cioè 85,2 kg. per abitante, pari al 15,2%. L’incremento nel 2023 è stato di circa 5 punti percentuali. Invece nei comuni della provincia, con una popolazione di 570.790 abitanti, l’ammontare dei rifiuti urbani è stata di 204.799 tonnellate, con una produzione per abitante di kg. 358,8 e sono stati differenziati 141.230 tonnellate, cioè 247,4 Kg. per abitante, pari al 69%. Ciò evidenzia che nella città l’usa e getta e il consumismo è maggiore di circa il 35% rispetto ai comuni della provincia. Quindi vi sono ampi margini per intervenire sullo stile di vita, sulla politica dei consumi e il contenimento della produzione dei rifiuti”.
Al convegno hanno preso parte Caterina Natalotto, vicepresidente di Federconsumatori Palermo; Giuseppe Lo Bello, presidente di Federconsumatori Palermo; Roberto Lagalla, sindaco di Palermo; Antonella Leto, Forum siciliano acqua e beni comuni; Alfio La Rosa, presidente regionale Federconsumatori Sicilia; Gaetano Grifasi, direttore ATI Palermo; Giovanni Sciortino, direttore generale Amap; Pietro Alongi, assessore all’Ambiente del Comune di Palermo; Federica Cocilovo, esperta ambiente di Federconsumatori Palermo; Giuseppe Todaro, presidente di Rap; Dario Fazzese, segretario Camera del Lavoro di Palermo; Fabrizio Ghidini, presidente nazionale Federconsumatori.