Nessuna buona nuova per i lavoratori AMTS Catania Spa. Nonostante la disponibilità dimostrata in più occasioni nei confronti dell’azienda, nulla si è mosso fino ad ora.
“Anzi – afferma Romualdo Moschella, segretario regionale della FAISA CISAL – anche la nuova busta paga, emessa da gennaio 2024, continua a essere confusionaria e piena di errori”. Al danno si aggiunge pure la beffa perché nemmeno con la chiusura del bilancio in attivo, i lavoratori di AMTS hanno avuto un rinascimento in termini economici. E i “welfare aziendali”, che dovevano rappresentare un piccolo ristoro per i lavoratori, ridimensionati, hanno penalizzato, soprattutto, i nuovi assunti che hanno un trattamento economico diverso.
“Inoltre, a causa di inefficienze organizzative dei vertici aziendali – continua Moschella – da febbraio 2023 a giugno 2023 oltre 70 autobus sono rimasti fermi perché le bombole del metano erano scadute; situazione che ha causato notevoli disagi ai cittadini catanesi con fermate stracolme e servizio al collasso. L’azienda, per correre ai ripari aveva chiesto e ottenuto un maggiore sforzo da parte degli autisti per recuperare i chilometri non percorsi da settembre a dicembre 2023. Anche in questo caso il sacrificio dei lavoratori non è stato ripagato”.
“Al Comune di Catania– conclude Moschella – chiediamo un autorevole intervento nei confronti dei vertici di AMTS Catania Spa, per garantire il rispetto dei lavoratori ormai stanchi e raggirati per l’ennesima volta. La città di Catania ha necessità di avere un servizio di trasporto pubblico funzionale, che oggi manca, ma certo non per colpa dei lavoratori”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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