Negli ultimi anni, i costi dell’energia elettrica in Sicilia hanno registrato aumenti senza precedenti, penalizzando sia gli utenti vulnerabili che le imprese. Il coordinamento regionale dell’associazione Le Partite Iva Italia ha recentemente chiesto chiarimenti su questi rincari e ha sollecitato interventi specifici per il mercato energetico nell’isola, sottolineando lo svantaggio legato all’insularità.
Una delle principali criticità riscontrate riguarda la differenza tra i prezzi medi dell’energia in Sicilia rispetto ad altre zone d’Italia. Secondo uno studio dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), già nel 2009 i costi nell’isola erano superiori alla media nazionale, con differenze giornaliere fino a 41 €/MWh. A distanza di oltre un decennio, questa disparità non solo persiste, ma si è aggravata, rendendo sempre più oneroso il carico energetico per famiglie e imprese siciliane. Nel 2023, Enel Energia ha stabilito un sovrapprezzo record di 202,41 €/MWh per la Sicilia, contro i 15,90 €/MWh della Lombardia.
Il peso degli aumenti per famiglie e imprese
L’aumento del costo dell’energia ha avuto conseguenze dirette sul tessuto sociale ed economico siciliano. Le aziende agricole e zootecniche, già messe a dura prova dalla siccità degli ultimi anni, devono affrontare costi di irrigazione sempre più elevati. Anche la pubblica amministrazione e il sistema sanitario hanno subito contraccolpi significativi: nel 2022, i costi energetici per la sanità siciliana sono aumentati di oltre 83 milioni di euro rispetto al 2021, con una crescita del 69% solo per le utenze elettriche.
Non va meglio per i comuni, che hanno dovuto ridurre i servizi essenziali per far fronte ai rincari. Ad esempio, Siciliacque S.p.A., gestore del servizio idrico regionale, ha visto quintuplicare i costi energetici rispetto al 2021, con un impatto diretto sulle tariffe idriche e sui conti aziendali.
Appello per una politica energetica più equa
Nonostante il riconoscimento costituzionale del 2022 che definisce l’insularità uno svantaggio, i costi energetici per la Sicilia non sono stati adeguati di conseguenza. Il coordinamento regionale dell’associazione Le Partite Iva Italia chiede l’adozione di misure urgenti, tra cui:
- Il blocco immediato degli aumenti per gli utenti vulnerabili e le piccole imprese.
- Una revisione dei costi energetici nel rispetto delle peculiarità legate all’insularità.
- Investimenti strutturali per l’ammodernamento delle reti elettriche, migliorando l’efficienza del servizio.
La richiesta è chiara: senza interventi concreti, il divario economico e infrastrutturale rischia di marginalizzare ulteriormente l’isola rispetto al resto del Paese. In un contesto di crescente povertà energetica, la Sicilia ha bisogno di un piano strategico che trasformi i vincoli geografici in opportunità di crescita.
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