Dopo avere favorito, nel recente passato la fuoriuscita di personale, quindi lavoro altamente qualificato dalla “fabbrica del sole” si torna indietro?Le 700 nuove assunzioni tanto sbandierate su tutti i media nazionali sono al palo? Cosa sta succedendo?? Verso quali orizzonti si proietta Enel Spa?
Questi sono i quesiti che pone la Segreteria Regionale dell’UGL Chimici in Sicilia sull’operato di Enel SpA.
“Da quando si è insediata la nuova governance – spiega Raffaele Loddo , dell’UGL Chimici – in azienda non si comprende più quali sono le scelte strategiche per il gruppo, quali sono le priorità soprattutto per le lavoratrici ed i lavoratori che ogni giorno danno il loro contributo per garantire servizi efficienti a tutte le comunità’ servite e per sviluppare i progetti cardine per la transizione energetica.
Sembra che la nuova governance voglia abbattere il debito di Enel SpA minimizzando i costi, meritevole intenzione, se non fosse che, come sempre, si riducono i costi aziendali a carico delle lavoratrici e dei lavoratori, si bloccano trasferte, non si rinnovano accordi economici scaduti da ben 2 anni, non si fa turn over (con depauperamento delle professionalita’ in quanto non avviene alcun affiancamento per il trasferimento delle conoscenze e competenze) sugli impianti di produzione, nelle reti di distribuzione, né per le attività ’ specialistiche di ingegneria, come concordato con le Organizzazioni Sindacali ma, ancora più grave, non si investe!
Non si investe ma si esternalizzano a pie’ spinto le attività elettriche , le attività’ commerciali, a costi sempre più bassi e con salari in alcuni casi sotto soglia dei CCNL e con seri rischi sulla sicurezza nel lavoro”.
“Il patrimonio tecnico ed umano dell’azienda – denuncia Loddo – viene ridotto sempre di piu’ a favore di un processo finanziario che nulla a che vedere con la natura di un servizio pubblico essenziale per il nostro paese.
Ed al prossimo evento meteo avverso (caldo o freddo o ciclonico), come quello che ha sconvolto in estate buona parte di territorio siciliano si dirà che si sta provvedendo dimenticando che occorrono 16 miliardi (fonte sole24ore) di investimenti sulle reti ed altrettanti sugli impianti per non parlare degli organici”.
“Urgono e vanno fatte le assunzioni, tutto questo è inaccettabile – conclude il sindacalista – è inaccettabile che la ricchezza prodotta da Enel SpA non venga reinvestita per assicurare un servizio efficiente, efficace, di qualità’ ai cittadini alle industrie al commercio, all’Italia”.