“Siamo fortemente preoccupati nel riscontrare ormai quotidianamente che i controlli effettuati nei cantieri del catanese abbiano portato alla luce situazioni gravi, con lavoratori privi delle tutele minime e imprese che agiscono fuori dalle regole. Questo fenomeno mette a rischio non solo i diritti dei lavoratori, ma anche la loro stessa incolumità”. Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca, e il segretario provinciale della Filca Cisl Catania, Pippo Famiano che aggiungono: “Di fronte al dilagare di queste irregolarità e’ fondamentale che si intensifichino i controlli e si costruisca una forte sinergia tra le istituzioni e le parti sociali per tutelare la vita dei lavoratori e combattere l’illegalità nel settore. È proprio per questo abbiamo chiesto 

ufficialmente un incontro al direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania per affrontare le preoccupazioni legate al crescente numero di irregolarità e illegalità riscontrate nel settore delle costruzioni e avviare un confronto per monitorare la situazione nei cantieri edili dove si continuano a registrare irregolarità. La “patente a crediti” ,da poco adottata, rappresenta uno strumento innovativo per qualificare il settore edile e ridurre il rischio di infortuni nei cantieri ed è una misura necessaria che può realmente contribuire a mettere il lavoratore al centro del cantiere, qualificando le imprese e riducendo le irregolarità. Tuttavia, per renderla pienamente efficace, è indispensabile aprire un dialogo con tutti gli attori coinvolti, compreso l’Ispettorato del lavoro. La Filca Cisl di Catania e’ pronta a fare la sua parte e a collaborare attivamente per rafforzare le tutele dei lavoratori e migliorare la sicurezza nei cantieri. Ci auguriamo -conclude – che l’incontro con l’Ispettorato possa rappresentare un primo passo verso una maggiore cooperazione per garantire un settore edile più sicuro, qualificato e rispettoso delle norme. La sfida rimane infondere la cultura della sicurezza perché non può essere una sfida che può vincere il singolo imprenditore o il singolo lavoratore ma tutti insieme”

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