“Alla misura per l’abbattimento dei maggiori interessi pagati dalle imprese hanno già aderito circa 4500 aziende, adesso puntiamo ad intensificare l’aiuto per chi ha già fatto richiesta e ad aumentare la platea dei percettori e la soglia massima di beneficio concedibile. Un altro segnale concreto di vicinanza al sistema produttivo siciliano per sostenere la crescita e gli investimenti». Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo la riunione di Giunta che ha approvato le modifiche al decreto che stanziava 45 milioni per la copertura dei maggiori costi finanziari sostenuti dalle aziende sulle operazioni in essere al primo gennaio 2024.
Il nuovo provvedimento, proposto dall’assessore dell’Economia, Alessandro Dagnino, prevede l’aumento dell’intensità dell’aiuto che dal 30% passa all’80% degli interessi pagati. Contestualmente viene aumentata anche la soglia massima del beneficio erogabile che da 10mila euro passa a 15mila euro, allo scopo di rendere maggiormente appetibile l’intervento alle imprese di dimensione maggiore. Infine, viene aumentato l’arco temporale all’interno del quale dovranno essere maturati gli interessi ammissibili al ristoro. Da un’iniziale previsione che si limitava al solo 2023 adesso saranno ammissibili anche i costi sostenuti sino al 30 giugno 2024.
“Abbiamo deciso di estendere la misura al 30 giugno 2024 – afferma l’assessore Dagnino – in virtù del fatto che soltanto in quel mese si è registrata una flessione del picco del tasso di interesse di riferimento stabilito dalla Bce. Un apice, al 4,5 per cento, che si è protratto, dopo l’innalzamento graduale durante tutto il 2023, dal settembre di quell’anno a giugno 2024. Con l’intensificazione degli aiuti, inoltre, puntiamo a rendere il sostegno ancora più interessante per le imprese maggiormente esposte e dunque di dimensioni maggiori”.
Il documento è arrivato sul tavolo di Palazzo d’Orléans dopo un monitoraggio costante dell’intervento, voluto dal presidente della Regione e realizzato dagli uffici dell’Irfis Fin-Sicilia e previa condivisione tra l’assessorato dell’Economia e l’assessorato delle Attività produttive. Adesso sarà trasmesso alla Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana per il parere previsto dalla legge.
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