In considerazione della peculiarità del servizio SUES 118 considerato come lavoro usurante, la SEUS per dare tutela al personale sottoposto a prescrizioni a norma del T.U. 81/2008 deve necessariamente concordare di dover procedere alla ricognizione dei posti di “minor aggravio” ovvero di quei posti ove viene svolta attività di supporto alle prestazioni in emergenza territoriale che risultino compatibili con le eventuali limitazioni prescritte da parte del medico competente.
Vogliamo ricordare che l’Autista/Soccorritore in SEUS al 31/12/2022 sono 2832, di questi circa il 52% ha piu di 52 anni e si ritrova con 25 anni di servizio attraverso lavoro notturno e correndo dalla mattina alla sera per le strade siciliane.
Essi svolgono un ruolo centrale nell’emergenza sanitaria della Regione Siciliana ed è altamente usurante pericoloso e rischioso, ovviamente le condizioni logoranti hanno creato molti colleghi non idonei per la mansione di soccorritore, ma non per altre mansioni.
Il nostro è un lavoro usurante rischioso e per nulla tutelato, avendo un contratto come le altre società partecipate, i dipendenti SEUS non idonei e/o i colleghi che hanno più di 50 anni (età media in seus), che non possono stare più in ambulanza, potrebbero svolgere altre mansioni in altre società partecipate visto che manca il personale (vedi delibera Deliberazione n. 63 del 12 febbraio 2022 “Servizi Ausiliari Sicilia Scpa. Articolo 5 della legge regionale 3 agosto 2021, n. 22 . Albo di cui all’articolo 64 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21. Ricollocazione personale”).
La necessità prima di tutto di trovare una soluzione in relazione all’annosa questione dei lavoratori non idonei che, in Seus, sono già numerosi e questa quantità è destinata purtroppo ad aumentare considerato il grado di usura che questo genere di lavoro provoca.
Pensiamo che la politica abbia il dovere morale di attuare un celere intervento affinché non vengano nuovamente lesi i diritti dei lavoratori infortunati e che il rapporto di lavoro subordinato continui a produrre effetti giuridici di rilievo, ivi compresi, nelle ipotesi maggiormente “protette” dall’ordinamento, quelli economico e previdenziale.
Pensiamo che l’applicazione del Ccrl, essendo una partecipata come le altre, possa dare speranza e dignità a tanti soccorritori che hanno salvato vite in tutta la Sicilia, ma che dopo una certa età nessuno li salva perche vengono licenziati. Chiediamo per il personale della SEUS Scpa lo stesso trattamento fatto per altre società controllate nel rispetto dell’efficienza, economicità ed efficacia dell’azione amministrativa che SEUS svolge.
Molte Sentenze di C.G.A., Corte dei Conti, Corte di Cassazione e Tribunali del Lavoro hanno sentenziato che le Società in House Providing sono equiparabili alle Aziende Pubbliche, sostenendo che le stesse non sono terzi all’Ente Pubblico ma una Longa Manus della stessa (vedi sentenza del Tribunale di Napoli n°1085 del 14/02/2019) per analogia SEUS viene considerata ente strumentale e non ente terzo della Regione Sicilia quindi un diretto ufficio come prevede il Diritto Costituzionale sulla definizione di Ufficio.
Alla luce dei superiori riferimenti normativi oltre alle varie sentenze di natura contabili e amministrative , si deve sanare questa situazione e applicare a tutti i dipendenti della SEUS SC.p.A. la Legge Regionale numero 10 articolo 1 com. 1 del 15/05/2000 per analogia in quanto le società SAS e SEUS sono uguali nella forma e nella sostanza.
Questo passaggio, andrebbe a rafforzare la riforma del sistema del SUES 118 e al contempo, serve a d evitare la fuoriuscita dal mondo del lavoro di personale reclutato, anche in considerazione dei profili legati all’invecchiamento dei lavoratori ed al tema dell’inabilità, sui quali, peraltro, il Governo Regionale è intervenuto nel corso di questa legislatura.
Dobbiamo curare sia la forma che la sostanza ecco la società perfetta che consentirà alla Regione Siciliana la gestione del SUES 118 diventando di sicuro un’eccellenza siciliana da esportare.
Inoltre, Forza Italia sta lavorando con la Conferenza Stato Regioni per porre in essere dopo 32 anni il riconoscimento sul territorio nazionale della figura dell’operatore esperto dell’emergenza, anche per considerare questa mansione lavorativa nella categoria dei lavori usuranti e consentire agli operatori di ottenere la giusta dignità che meritano.