DESIRÒ (LIB-POP): SALVINI E TAJANI VOCI STONATE NEL CORO UNANIME DI CONDANNA ALL’IRAN

“L’attacco missilistico scatenato dal Regime Terrorista Iraniano, attraverso il lancio di 180 missili balistici su obiettivi civili israeliani, ha registrato una condanna unanime a livello internazionale, oltre al sostegno militare trasversale che ha visto impegnati, nella difesa dello Stato Ebraico, paesi Sunniti alleati, come Giordania ed Arabia Saudita, al fianco delle Forze Aeree di USA e UK. Un coro di condanna unanime, dal quale emergono la voce stonata di Tajani ed il rumoroso silenzio di Salvini, nonostante la ferma condanna espresse dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta la condanna internazionale all’azione del Regime degli Ayatollah.

“Mentre Giorgia Meloni, insieme al G7, all’Unione Europea, a tutti i Capi di Governo Occidentali ed a quasi tutti i responsabili degli Esteri dei noi alleati si è subito espressa attraversa una ferma e dura condanna all’atto di aggressione di Teheran nei confronti di Israele, i due Vice Presidenti del Consiglio si sono distinti, l’uno per le continue posizioni ambigue, l’alto per il rumoroso silenzio su di una grave crisi internazionale in continuo sviluppo”, aggiunge Desirò.

“Il Ministro degli Esteri Tajani, a differenza dei suoi omologhi occidentali, persegue una linea ambigua che quasi mette sullo stesso piano il diritto alla sopravvivenza di Israele con un attacco vile e contrario al diritto internazionale scatenato dal Regime Teocratico. Salvini, invece, va oltre e non esprime alcun commento o posizione, che possa essere personale o rappresentativo della posizione del suo partito, continua Desirò.

“Di fronte a quanto avvenuto nelle scorse, pur preoccupati per una situazione potenzialmente esplosiva, risultano allibenti le posizioni e le non posizioni dei due Vice Premier del nostro Paese. Italia Liberale e Popolare si augura che nel nostro Esecutivo non vi sia alcuna ambiguità nel condannare un Regime Sanguinario, che massacra il proprio popolo e si augura la distruzione dell’unico presidio democratico dell’area mediorientale, e che il nostro Paese non faccia mancare il proprio sostegno a Gerusalemme”, conclude Desirò.

Leggi l'articolo completo