Palermo. “La presenza dei Patronati in Sicilia è ormai radicata nel tessuto sociale ed economico tanto da rendere queste strutture una presenza capillare e vicina alle esigenze dei cittadini a cui vengono garantiti ogni giorno servizi e assistenza. Ecco perché, non autorizzare più il servizio di regolarizzazione degli immigrati è una decisione che riteniamo ingiustificabile”. Lo affermano Luisella Lionti ed Enzo Domina, segretaria della Uil Sicilia e direttore Ital Sicilia, che precisano: “La scelta di escludere gli istituti di Patronato da questo servizio, così come previsto dal protocollo firmato nel 2007 con il ministero dell’Interno – interromperebbe l’attività di assistenza gratuita garantita negli ultimi 16 anni applicando correttamente le disposizioni contenute in ogni decreto flussi. E questo mira a ostacolare l’ingresso di immigrati regolari in Italia, come ha ribadito lo stesso presidente dell’Ital, Giuliano Zignani, ma anche il lavoro di coloro che offrono gratuitamente il servizio privilegiando, invece, l’attività privata. Mentre il fabbisogno di manodopera straniera da parte delle imprese si fa incessante il governo pensa a colpire i patronati, che in tutti questi anni si sono mostrati alleati affidabili della pubblica amministrazione. L’Ital continuerà a fornire assistenza ai singoli datori di lavoro garantendo loro una consulenza professionale e gratuita”.