Aiuti per i lavoratori dell’agricoltura che stanno subendo anche loro i danni del caldo e degli incendi che hanno messo in ginocchio il settore.

    Oltre alle aziende, e alle coltivazioni distrutte, a rischiare di perdere il lavoro a causa dell’inferno dei giorni scorsi ci sono migliaia di stagionali in provincia di Palermo, gli operai agricoli, chi lavora negli agriturismi, chi sperava nelle giornate lavorative del periodo delle vendemmie.

     A chiedere iniziative a sostegno della manodopera agricola è la Flai Cgil Palermo, che sollecita ammortizzatori sociali strutturali a tutela dei lavoratori, contro gli effetti dei disastri climatici che ormai si ripetono e non rappresentano più un’emergenza.    

       “Quanto accaduto con gli incendi che hanno devastato la provincia palermitana ci ha lasciato in eredità, oltre al danno ambientale, a un paesaggio devastato e, purtroppo a tante famiglie sfollate, un danno ancora da calcolare per le produzioni agricole – dichiara il segretario generale Flai Cgil Palermo Dario Fazzese –   Mentre si cominciano a fare le prime stime, sentiamo quotidianamente dichiarazioni politiche che puntano il dito, giustamente, sulla necessità di aiutare tutte quelle aziende agricole che altrimenti rischierebbero di fallire a causa dei danni riportati. Quello che temiamo è che, in questo scenario, ci si dimentichi dei lavoratori del settore, che rischiano di ritrovarsi senza un reddito.  Non siamo in grado di fare previsioni ma i prossimi mesi di settembre e ottobre, quando sarà chiaro il danno subito dalle coltivazioni, il lavoro nei campi potrebbe dimezzarsi. E i lavoratori, la maggior parte dei quali con un contratto a termine, potrebbero subire contraccolpi pesanti”.

     Per questo la Flai Cgil Palermo ritiene indispensabile riattivare la cassa integrazione in deroga già adoperata durante l’emergenza Covid.

 “E’ necessario un ammortizzatore sociale che dia copertura sociale ed economica a tantissimi lavoratori stagionali che rischiano di non riuscire a garantirsi un reddito minimo – aggiunge Fazzese – Tante aziende agrituristiche sono già in difficoltà e il problema si porrà per le vendemmie, perché l’ondata di caldo oltre agli incendi ha distrutto parecchie colture e quindi è inevitabile che si perderà parecchio lavoro. Questo ammortizzatore deve diventare strutturale perché ormai ogni anno si ripetono questi problemi a causa degli stravolgimenti del clima.”.

     La Flai inoltre rilancia la necessità di riunire nuovamente la sezione territoriale per la “rete del lavoro agricolo di qualità”, che da un anno non si   riunisce.

   “Temiamo anche un’altra conseguenza: l’abbassamento dei salari, il ritorno dei ‘salari di piazza’, cioè lavoratori reclutati per strada e pagati molto meno di quanto prevedono i contrattati – prosegue il segretario Flai Palermo Dario Fazzese- Abbiamo già sollecitato il direttore dell’Inps che presiede la sezione, e per conoscenza del prefetto, con una lettera fatta unitariamente a Fai Cisl e Uila Uil.  Così da poter riunire la “rete” e mettere in campo iniziative a sostegno di aziende e lavoratori e a tutela dei diritti. Bisogna stare vigili perché non si scarichi tutto il peso di questa drammatica situazione sulle spalle dei lavoratori”.

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