“La grande rilevanza sociale delle banche di credito cooperativo deve diventare un valore condiviso e difeso in Ue. Ecco perché abbiamo chiesto al Consiglio di vigilanza BCE di rendere proporzionati, più sostenibili, oneri e vigilanza imposti alle “banche di comunità”. In questa fase storica, peraltro, mentre i grandi gruppi rallentano l’immissione di liquidità, le banche cooperative garantiscono il credito ai consumatori, alle famiglie e alle imprese, spesso da unico punto di riferimento sul territorio”. 

Lo ha affermato il vice capo delegazione FI-PPE al Parlamento Europeo Marco Falcone, intervenendo in Commissione ECON durante l’audizione di Claudia Buch, capo del Consiglio di vigilanza di Francoforte. 

“Purtroppo gli istituti cooperativi – ha sottolineato Falcone – vengono sottoposti a regole che generano costi non sostenibili, assolutamente evitabili, nonché a controlli troppo stringenti. Un quadro che non tiene conto delle piccole dimensioni di queste realtà. Noi chiediamo di rivedere gli oneri europei su credito cooperativo e banche popolari, per evitare che queste banche vengano assimilate ai grandi gruppi – conclude il vice capo delegazione azzurro – perdendo la loro funzione di sostegno al tessuto produttivo locale”.

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