Per la prima volta l’Università degli Studi di Palermo parteciperà, dall’8 all’11 maggio, alla competizione internazionale di robotica studentesca “Eurobot” che, ogni anno, si svolge a La-Roche-su-Yon in Francia. Lo farà grazie alla passione di quaranta studenti, dai 20 ai 28 anni di età, iscritti in Ingegneria ma, anche in Mediazione linguistica e Disegno industriale.
“Sono molto orgoglioso di questi ragazzi – sottolinea il Rettore di Unipa, Massimo Midiri – segno che l’impegno che stiamo portando avanti, con determinazione, nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico sta generando solide basi per una crescita delle competenze digitali e per un futuro sviluppo del territorio”.
I prototipi realizzati dagli studenti gareggeranno, l’uno contro l’altro, in una sfida di 100 secondi. Il compito che dovranno affrontare quest’anno i robot, in totale autonomia, consisterà nella gestione di una immaginaria serra installata sul suolo di Marte con lo scopo di produrre frutta e verdura per il sostentamento degli astronauti in missione.
“Abbiamo trascorso gli ultimi due mesi – spiega Alice Matranga, 23 anni, iscritta alla laurea triennale di Unipa in Ingegneria cibernetica e fondatrice di Mobius Robotics Team, sotto la cui etichetta si è identificata la squadra – a mettere a punto ogni dettaglio del robot: dalla componente software a quella hardware. Non sono mancati i test, tantissimi, alcuni ancora in corso”.
A fare da base alle sperimentazioni degli studenti ci sono i laboratori MIRPAlab, del dipartimento di Ingegneria, gestiti dai professori Adriano Fagiolini e Francesco Maria Raimondi e dal visiting professor Giansalvo Cirrincione dell’Université de Picardie Jules Verne, Amiens, France, che hanno supportato gli studenti nel difficile passaggio dalla teoria appresa in aula all’applicazione pratica sul campo. Tra i progetti in cantiere anche la realizzazione di un veicolo automatizzato in grado di pulire il campus di viale delle Scienze e una collaborazione con l’Università della Borgogna, in Francia, per la costruzione di un umanoide.
“Il sogno nel cassetto è di creare in futuro – spiega Gabriele Azza, 22 anni, co-founder di Nobius Robotics Team – una realtà imprenditoriale che abbia una particolare propensione verso l’applicazione nel campo della robotica ambientale”. Un’idea ambiziosa che guarda ad uno spin-off di Unipa come possibile trampolino.
“L’obiettivo che ho avuto sin dall’avvio del mio mandato – conclude il Rettore Midiri – è di favorire il contatto tra il mondo accademico e quello delle imprese. I nostri studenti, talentuosi ed appassionati, avranno sempre il nostro appoggio. Devono sapere di trovare in Unipa un ambiente fertile capace di sviluppare, con successo, idee e aspirazioni anche dopo l’esperienza di studi nel nostro Ateneo”.